Due Giugno, arrivano i nostri
Cinque sindaci della provincia di Varese apriranno domani, assieme ad altri 300 colleghi di tutt’Italia, la sfilata in onore del 70° anniversario della Repubblica Italiana. Tutti a Roma in treno e (quasi) pronti a marciare
In testa alla sfilata, sguardo in alto, fascia tricolore.
Fra l’esercito di sindaci, oltre 300, che domani sfileranno sui Fori Imperiali nella parata del 2 Giugno, ci saranno anche 5 amministratori della provincia di Varese che hanno risposto alla chiamata dell’Anci.
L’associazione comuni italiani aveva proposto qualche settimana fa ai sindaci la partecipazione alla tradizionale sfilata.
Una delegazione di primi cittadini provenienti da tutt’Italia è stata selezionata tra quanti avevano dato l’adesione, e ieri è arrivata la comunicazione: voi ci sarete.
Dal Varesotto scenderanno nella capitale i sindaci di Cunardo, Orino, Casciago, Bodio Lomnago, Gerenzano.
Una prima considerazione è che i nostri amministratori viaggeranno in treno: tutti hanno già il biglietto in mano per raggiungere Roma.
Cesare Moia sta apprestandosi a lasciare la sua bella Orino e le sue amate api («l’annata non è delle migliori perché continua a piovere») per salire sul treno che nella notte lo porterà a Roma: «Sì, ci vado, è un’occasione importante, che capita una volta nella vita e sono felicissimo di esserci. L’unico rammarico è quello di lasciare i nostri giovani per il battesimo civico previsto domani assieme ai diciottenni di Azzio. Per questo ci penserà il mio vice».
Pronto a quella che chiama «una toccata e fuga» anche il sindaco di Cunardo Angelo Morisi, che dal paese delle cinque valli partirà alla volta della capitale con grande passione unendosi alla carica degli altri amministratori italiani, dalla Calabria al Friuli, dalla Puglia al Piemonte: «Alle 8.15 abbiamo appuntamento all’arco di Costantino, poi ci porteranno nel luogo stabilito con la navetta per la sfilata. Sarà emozionante».
Anche Andrea Zanotti di Casciago viene raggiunto in tarda mattinata da una nostra telefonata: è in stazione. «Sto cercando di prendere un treno». Ma lo sa che anche altri suoi colleghi si sono messi in viaggio in queste ore? «A dire il vero non lo sapevo: la conferma è arrivata da Anci solo ieri e quindi ho dovuto fare tutto in fretta e furia». Ma la fascia tricolore l’ha preparata? «È già stirata in valigia, pronta all’uso». Pronto anche a sfilare? «Mi ricorda i tempi del militare: certo che sono pronto, sfilerò con grande orgoglio».
Dopo la passeggiata sui Fori, ci sarà un palco ad hoc vicino a quello del Capo dello Stato allestito proprio per ospitare i sindaci. La tentazione di scambiare quattro chiacchiere con Sergio Mattarella, c’è.
Cosa gli direbbe per esempio Eleonora Paolelli, sindaco di Bodio Lomnago, amministratrice del Carroccio?
«Premetto che sono orgogliosa di essere presente alla festa della Repubblica: è un momento importante. Però, per rispondere alla domanda, chiederei al Presidente di fare quattro chiacchiere con Matteo Renzi e ricordargli che noi sindaci non siamo semplici succursali dello Stato, ma svolgiamo un ruolo politico importante e fondamentale perché siamo il primo contatto coi cittadini e non possiamo venir considerati come amministratori di condominio».
Il sindaco Paolelli, anche lei in treno, comunica in diretta che è stata raggiunta dal collega di Casciago Zanotti (che è del Pd), sentito poco prima, e che da buon cavaliere l’accompagnerà nel viaggio: l’impressione è che al presidente del Consiglio fischieranno le orecchie durante tutto il viaggio.
Pronto, prontissimo, anche il sindaco di Gerenzano Ivano Campi, ferroviere: non gli chiediamo neppure su quale mezzo scenderà a Roma. «Parto nel pomeriggio per questa bellissima iniziativa: noi sindaci siamo un po’ la prima linea dello Stato, e sono felice che per il 70° venga riconosciuto un ruolo importante degli amministratori».
I sindaci varesini apriranno la sfilata assieme ai colleghi.
Campi, ma lei ha fatto il militare? Sa marciare?
«Ehm no. Sono terzo di tre fratelli, non ho fatto il servizio militare».
Un attimo di silenzio.
«Però da buon chirichetto, qualche processione l’ho fatta. Quindi di sfilate me ne intendo».
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