Fusione, Cassano dice sì e vuole andare con Cuveglio

Con 160 voti favorevoli, i cittadini decidono per un processo aggregativo. Magrini: “Ora un atto di indirizzo del consiglio comunale, poi sentiremo gli altri sindaci”

Cassano Valcuvia: i luoghi (inserita in galleria)

C’è il dato politico, molto chiaro: 160 sì alla fusione con la direzione da prendere: Cuveglio.

E poi quello umano, con anche la più anziana signora del paese, di 97 anni, che è voluta andare a votare per dire la sua sull’ìpotesi di fusione di Cassano Valcuvia con altri paesi della valle.

Alla mezzanotte di ieri, domenica 12 giugno, si sono chiusi i seggi e aperte le urne dalle quali sono usciti gli attesi risultati della consultazione: 181 votanti, nulle 3, bianche 1 (gli aventi diritto al voto alle politiche sono circa 400).

I quesiti erano sostanzialmente due. Il primo: volete la fusione con altri comuni? Il risultato è stato il seguente: favorevoli: 160, contrari, 17.

Il secondo quesito verteva sull’indicazione dei comuni coi quali attivare un eventuale processo aggregativo, scelti fra una rosa di nomi. Su questo secondo punto i cittadini hanno votato così: Cuveglio 127 preferenze, Rancio 43, Mesenzana 41, Ferrera di Varese 37, Duno 28, Grantola 24, Masciago Primo 24.

«È un messaggio chiaro – commenta il sindaco Marco Magrini – . Non sono io a sostenerlo, bensì i cittadini. Questa è la prova che quando i processi vengono gestiti dal basso, le persone capiscono e soprattutto partecipano. L’esempio lampante sta nel confronto con la consultazione del 2013».

Tre anni fa votarono più di 200 persone e 146 dissero “no” alla proposta di fusione con Mesenzana, Grantola e altri comuni». «Evidentemente era non solo la direzione sbagliata, ma anche il metodo della consultazione ad essere errato in quanto le norme prevedevano che i residenti fossero gli ultimi a venir chiamati in causa. Oggi invece gli elettori sono i primi ad esprimersi».

Quindi ora quale sarà il prossimo passo? «Ora il consiglio comunale discuterà di un atto di indirizzo politico sulla questione», spiega Magrini. «Poi coinvolgeremo anche gli altri sindaci della zona. Io mi sono già espresso in merito: l’ideale sarebbe realizzare un grande comune di valle, che abbia un peso pari a quelli di Luino, o Laveno Mombello».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Giugno 2016
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