Galimberti vince, è la prima volta del centrosinistra a Varese
Con il 51,84% dei voti e circa 1200 voti di distacco dal suo competitor, Davide Galimberti è il nuovo sindaco della città. Hanno votato il 50,2% dei cittadini
Centinaia di sostenitori di Davide Galimberti lo accolgono a Palazzo Estense cantando il “po-po-po-po” della nazionale di calcio.
Finiscono i 23 anni di dominio della Lega Nord a Varese e per il carroccio, che aveva candidato anche Roberto Maroni come capolista al primo turno, ci saranno forti ripercussioni politiche.
Ha vinto la voglia di cambiamento e discontinuità. Davide Galimberti é il primo sindaco di un partito di centrosinistra a vincere le elezioni dal 1948. Ha ottenuto il 51,84% dei voti contro il 48,16% di Paolo Orrigoni, imprenditore senza tessera che la Lega Nord aveva convinto a candidarsi a febbraio.
Il distacco finale di voti è di circa 1.200 voti, mentre al primo turno era in vantaggio Orrigoni di 1823 voti. Sono 16.814 voti per Davide Galimberti e 15.621 voti per Paolo Orrigoni. Galimberti ha guadagnato in diverse sezioni nonostante il numero minore di votanti, segno che l’appoggio della Lega Civica di Stefano Malerba ha probabilmente dato un apporto, ma non solo: sono tornati a votare anche varesini che avevano votato per altre liste o che al primo turno non credevano nella vittoria del centrosinistra.
L’astensione è stata alta, ha votato solo il 50,2% dei cittadini e a conti fatti ha favorito il centrosinistra.
«I risultati sono chiari – ha commentato Paolo Orrigoni, il primo ad arrivare in comune per commentare la sconfitta – mi dispiace per tutte le persone che ci hanno creduto in questi mesi e per la mia coalizione. Resterò in consiglio comunale all’opposizione e spero di fare un buon lavoro comunque».
«Sarò il sindaco di tutti» ha esordito Galimberti, che è stato anche sollevato come un goleador nella bolgia di Palazzo Estense. Da domani mi metterò al lavoro per la nuova giunta, ma intanto la sinistra per la prima volta sogna e si gode la vittoria.
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Ogni tanto conviene assaggiare una pietanza diversa dalla solita minestra riscaldata basata solo su discriminazione, ruspe e pagliacciate scenografiche.
Da quando il 25 marzo 1993 è stata introdotta l’elezione diretta del Sindaco, prima scelto tra i membri del Consiglio Comunale, spesso paracadutato da un partito, esso è diventato un personaggio attualissimo ma con un nome ed una storia antichi, che risalgono all’antica Grecia quindi prima dell’era cristiana.
SYNDIKOS è il nome greco originale formato dalle parole SYN (insieme) e DIKE (GIUSTIZIA). Ad Atene era un Magistrato che vigilava sull’applicazione delle leggi, quando Roma incorporò l’Ellade nell’Impero, divenne il rappresentante legale di fronte all’Imperatore. Nel medioevo mantenne questa funzione ma a favore dei comuni e di fronte all’Imperatore d’oltralpe. Oggi il sindaco deve essere una figura di riferimento, un funzionario incaricato di sorvegliare sul rispetto delle leggi e quindi, come da secoli sulla GIUSTIZIA….