Il Gulliver compie 30 anni e apre la sua casa
Si è svolta “Casa aperta”, il tradizionale “open day” delle comunità del Centro. Don Barban: «Occorrono nuove risposte terapeutiche alle nuove domande di cura e di accoglienza»

Si è svolta “Casa aperta”, il tradizionale “open day” delle comunità del Centro Gulliver di Varese. Un momento speciale offerto al territorio varesino dagli ospiti delle comunità terapeutiche. Quest’anno particolarmente sentito perché sono 30 anni che il Gulliver è presente quotidianamente nella vita di molte persone. «Sono 30 anni di attività quindi tempo di bilanci – dice don Michele – Da una parte, forti del lavoro svolto e dell’esperienza acquisita, ci ritroviamo a consolidare i nostri servizi di cura, attraverso ambienti e strutture. Dall’altra, il periodo attuale ci pone sempre nuove sfide, nuovi cambiamenti. Occorrono nuove risposte terapeutiche alle nuove domande di cura e di accoglienza. Non possiamo più ignorare le nuove dimensioni di sofferenza: negli anni ci siamo accorti che dipendenza e psichiatria sono legate a stretto filo: le une causano le altre o ne sono la conseguenza e molte volte la sostanza slatentizza – cioè rende manifesta – questa vulnerabilità».
Un bel pomeriggio a Casa aperta, dove il tema dell’edizione 2016 è stato “Prendiamoci Cura”. Tema molto caro agli ospiti e agli operatori del centro. Prendersi cura di sè, della propria storia, dei propri vissuti, delle proprie relazioni ferite, fino ad arrivare a prendersi cura di qualcun altro.
Ecco allora, il tema della cura rappresentato anche attraverso un viaggio simbolico tra i laboratori e le attività che hanno visto gli ospiti impegnati nel corso di tutto l’anno: laboratorio di fotografia, di ceramica raku – con il progetto “Concretamente”, di agricoltura – con il progetto “Bio-ritmo”, di cucina – con “Questioni di pancia”, di musica, fino ad un laboratorio di animazione teatrale.
Casa aperta, un momento significativo quest’anno anche per la presenza delle nuove autorità cittadine e anche per il riconoscimento pubblico dato ad alcuni operatori e volontari presenti da anni al Centro Gulliver. Una pergamena e un girasole, di cui prendersi cura, per esprimere la riconoscenza di tutto il Centro.
Durante il pomeriggio è stato anche possibile visitare l’Oasi nel Parco, un progetto terapeutico di benessere attraverso la cura degli animali, che quest’anno è sotto i riflettori per la campagna del 5×1000 del Centro Gulliver. Testimonial di eccezione “Elisabetta Pellini” che non potendo partecipare personalmente all’evento per impegni cinematografici, che la trattengono a Roma, ha inviato una toccante lettera indirizzata agli ospiti delle comunità.
La giornata è stata anche l’occasione per ricordare e promuovere alcuni dei prossimi appuntamenti: a luglio e agosto, ogni martedì sera dalle ore 18 si terranno i “ seminari estivi” presso la sede di via Albani, a settembre un evento al Teatro Gianni Santuccio “Che Cactus vuoi ?, a ottobre: avvio scuola triennale per consulenti familiari presso la sede di via Albani e un convegno sulla psichiatria, in occasione della giornata mondiale della salute mentale a Cantello, a novembre e dicembre un ciclo di seminari “Pensare futuro” presso il Teatro Santuccio di Varese
Tutte le informazioni sulle attività del centro sono reperibili sul sito www.centrogulliver.it.
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