Il lago da vicino – Io respiro, tu respiri, il lago respira
Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale della Cooperativa dei Pescatori del lago di Varese
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Base della vita nel lago e dei fenomeni ossidativi (respirazione) di pesci, alghe e organismi tutti è l’ossigeno disciolto nell’acqua.
La sua quantità (o la sua assenza) determina e gestisce le dinamiche di tutti gli organismi viventi: dai batteri (aerobici e anaerobici) ai molluschi, dalle uova e dagli avannotti al più grande dei pesci.
Nessuno sfugge alla sua legge e, come ben sanno i pescatori per la scelta del posto dove calare le reti, risulta fondamentale conoscerne le importantissime variazioni durante il giorno e le bizzarrie metereologiche quotidiane e più in generale nel corso delle stagioni.
L’acqua, come del resto ogni liquido, può infatti contenere fra le proprie molecole un certo quantitativo di gas disciolti.
Tutti abbiamo in mente cosa succede allo stappare di una bottiglia di acqua addizionata gas o di una bibita qualunque: la repentina diminuzione di pressione all’interno del contenitore modifica l’equilibrio e il gas (nel caso in esame anidride carbonica) istantaneamente inizia ad andarsene sotto forma di bollicine.
Nel lago avviene la stessa cosa e possiamo qui figurativamente immaginare che il tappo sia in qualche modo rappresentato dal peso dell’atmosfera sopra la superficie.
Siamo abituati, dalle previsioni del tempo nei programmi televisivi e anche altrove, a veder interpretare le mappe meteo in base al movimento dei fronti delle perturbazioni e degli anticicloni. I più attenti avranno poi sicuramente osservato come siano le isobare (le curve di ugual pressione) a descrivere tali movimenti.
Parlare di bel tempo ed alta pressione e all’opposto di condizioni metereologiche in peggioramento e bassa pressione risulta quindi molto semplice e comune.
Poco evidenti sono invece le conseguenze sul lago e sull’ossigeno in esso disciolto. Nel seguire il nostro ragionamento bassa pressione equivale allora a stappare la bottiglia; alta pressione ad un ritorno in massa di ossigeno (e degli altri gas presenti in atmosfera) nelle acque anche in profondità.
L’effetto evidentissimo a chi passa le giornate sul lago di un improvviso temporale estivo, è quello di veder il lago riempirsi di bollicine di gas e alcune volte di percepire odori sgradevoli provenienti dal fondo (un po’ come quando si sentono i reflussi provenire da qualche tombino sulle strade).
E al contrario, ma qui solo i pescatori con le reti se ne rendono conto, un ritorno al bello del tempo porta i pesci a scender più in profondità.
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