Italia-Spagna, anche il sindaco di Cocquio convocato. Ma da Maroni
Il governatore durante gli ottavi di ieri ha incontrato il neoeletto primo cittadino stupito per la scelta. «Ottima impressione, abbiamo parlato dei problemi delle amministrazioni locali»
«Va bene, è atteso dal Presidente lunedì alle 18».
Per il sindaco di un comune come Cocquio Trevisago, neppure tra i più grandi fra quelli andati alle elezioni, il fatto di incontrare Roberto Maroni è uno di quei traguardi di inizio carriera che lascia il segno e fa ben sperare.
Ma una volta spento il microfono del telefono e sfogliato il calendario degli Europei, allo stupore si è aggiunto altro stupore: le ore 18 di lunedì 27 per tutto il Paese voleva dire una sola cosa, Italia-Spagna. Persino Matteo Renzi l’ha fatto notare, mentre parlava al vertice Italo-Franco-Tedesco di ieri: «A quest’ora credo che gli italiani saranno molto attenti al processo di potenziale uscita della Spagna dal campionato europeo più che di quella del Regno Unito»: gliel’ha tirata, perché è andata così.
Renzi però non era il solo a indossare giacca e cravatta durante la partita: ieri alle 18 Danilo Centrella appena eletto con un risultato ben al di sopra delle aspettative incontrava Roberto Maroni al 35° piano di Palazzo Lombardia, trovando un Governatore raggiante che, complice la giornata di sole e il cielo terso, indicava le sue montagne: «Lo vedi quello? È il nostro Sacro Monte», e via dicendo. Nessun vertice sui massimi sistemi: una visita “di cortesia”.
Sindaco Centrella, com’è andata?
«Bene, benissimo, nonostante io soffra di vertigini, sono riuscito a vincere la mia paura e sono salito fin lassù. Pensi che è stata offerta la possibilità di stare in un ufficio di rappresentanza a pian terreno, apposta predisposto per chi non dà molta confidenza alle altitudini. Ma mi sono fatto coraggio. Battute a parte, ho avuto un’ottima impressione da questa visita. Una volta eletto sindaco avevo chiesto di poter incontrare Roberto Maroni per parlare della nostra realtà. Mi ha risposto. E ci sono riuscito a neppure un mese dalle elezioni».
Cosa vi siete detti? «È stato un incontro istituzionale, ma informale allo stesso tempo. Ho chiesto qualche consiglio come amministratore del territorio e ho avuto l’impressione che i sindaci non siano lasciati da soli dalla Regione che – mi ha detto Maroni – si deve occupare di un territorio che vanta sì comuni fra i più grandi del Paese ma anche centri con una trentina di residenti appena. Il fatto che vi sia questa consapevolezza mi ha lasciato un’ottima impressione. Maroni si è dimostrato una persona seria, partecipativa e consapevole dei problemi che siamo chiamati ad affrontare sul territorio».
Danilo Centrella, quarantenne, urologo affermato, dedica tre giorni la settimana alla sua funzione di sindaco: controlla di persona gli account di posta elettronica del Comune e dopo l’incontro milanese era già in viaggio per l’assemblea della Comunità Montana valli del Verbano, a un’ottantina di chilometri dalla madonnina: «Per il momento alcuni rapporti istituzionali voglio gestirli in prima persona, come appunto la Comunità montana, il Parco Campo dei Fiori e le diverse interazioni coi nostri vicini, coi sindaci del territorio che sto incominciando ad incontrare».
Un’ultima cosa: ma di partita quindi non se n’è parlato, nemmeno una sbirciatina alla tele o sullo smartphone? «Niente, non abbiamo parlato né di partiti, né di partite. E le dirò di più, ho visto un sacco di gente che era al lavoro, al proprio posto senza nessun televisore acceso».
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