La Valceresio diventa un set per il film contro le ludopatie
Si sono concluse le riprese del cortometraggio che chiude il progetto "Gioco a perdere" contro il gioco patologico
Ultimo ciak a Porto Ceresio per il cortometraggio che conclude le attività di “Gioco a perdere”, il progetto contro le ludopatie promosso dagli Uffici di zona di Tradate e Arcisate e dalla Comunità montana del Piambello, in collaborazione con l’Asl di Varese e con un finanziato della Regione Lombardia.
Il film, scritto dai ragazzi delle scuole che hanno partecipato al progetto, ed è stato realizzato con attori varesini e una troupe professionale venuta da Roma, guidata dal regista Leopoldo Pescatore, originario di Cuasso al Monte, ma ormai stabilmente a Roma da una ventina d’anni, affiancato dall’aiuto regista Sara De Martino.
Il corto è stato girato in tre giorni interamente in Valceresio, al Caffè 56 di Bisuschio e al B&B “Dolce Vita al Lago” di Porto Ceresio, con diverse riprese anche in esterna sulle rive del lago.
La storia è quella di un impiegato che finisce nell’insidiosa dipendenza dalle “macchinette” e rischia di perdere quanto ha di più caro, ma si conclude con un messaggio positivo: c’è sempre una seconda possibilità. Del film ci saranno tre versioni, con la stessa storia raccontata in tre modi diversi per raggiungere nel modo più efficace le diverse tipologie di spettatori.
“E’ stata un’esperienza entusiasmante – racconta Andrea Gosetti, attore varesino, molto attivo in Valceresio, che ha interpretato nel film il ruolo del protagonista – Non solo girare con una troupe professionale e un regista che ha lavorato con grandi nomi del cinema italiano, ma lavorare con i ragazzi, l’incontro con i professionisti che hanno partecipato al progetto, con i ragazzi e con tante persone meravigliose che hanno arricchito tutti”.
Coprotagonisti Liliana Maffei, attrice varesina, nel ruolo della moglie di Gosetti, Mirko Sartorio nel ruolo del capo, e il piccolo Barnaba Gosetti, figlio (anche nella realtà) del protagonista.
Il film, che dovrebbe essere pronto per una prima presentazione verso la metà di luglio, a partire da settembre sarà portato nelle scuole per discutere insieme ai ragazzi di dipendenze da gioco. “Se le cose vanno come speriamo potrebbe essere visto nelle scuole di tutta Italia“, dice Andrea.
E sarebbe davvero un bel riconoscimento per un progetto durato quasi un anno che ha coinvolto tantissimi ragazzi e ha regalato ad alcuni di loro esperienze davvero uniche. “Nelle varie fasi per la realizzazione del film, ad esempio, abbiamo voluto che partecipassero i ragazzi che hanno lavorato alla scrittura del soggetto, per far vivere loro l’esperienza del cinema vero nelle sue diverse fasi”.
Grazie a “Gioco a perdere” i ragazzi della Valceresio e del Tradatese hanno partecipato a spettacoli teatrali e a diversi incontri con esperti nel campo delle dipendenze e con un matematico che ha spiegato loro il gioco delle probabilità.
Il progetto ha anche dato vita anche a un blog gestito dai ragazzi, dove vengono raccolte riflessioni ed esperienze su questo problema che riguarda da vicino anche i giovanissimi.
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