“Liberi di resistere” contro quel 25 aprile 2014
Di seguito il documento diffuso da alcuni cittadini in difesa delle 16 persone che nel 2014 protestarono contro la presenza alla manifestazione di forze di estrema destra
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Di seguito il documento diffuso da alcuni cittadini in difesa delle 16 persone che nel 2014 protestarono contro la presenza alla manifestazione di forze di estrema destra:
Il 25 aprile 2014 eravamo in piazza, alcuni di noi singoli, alcuni con il “Comitato Antifascista”, alcuni con l’ANPI, alcuni con le diverse realtà di movimento del territorio, tutti determinati a dire basta alle presenze neo-fasciste in città (Forza Nuova e affini) e con il desiderio di manifestare anche il nostro dissenso all’allora Sindaco e Amministrazione che non avevano impedito a tali organizzazioni di occupare persino le piazze centrali di Saronno.
Pensavamo di avere già visto abbastanza, avendo dovuto sfilare proprio il 25 aprile tra cordoni di poliziotti in assetto antisommossa e furgoni blindati, vederci impedito da transenne l’accesso alla consueta piazza di arrivo e infine subito le cariche della polizia senza aver commesso alcuna provocazione (anzi! usato pericolosi fischietti per protestare, cantato canzoni ironiche e srotolato da un palazzo un tremendo striscione colorato…)
Ora, non solo non sono state accertate le precise responsabilità tra le forze dell’ordine di chi ha “gestito” la piazza il 25 aprile 2014, né identificati gli agenti che hanno usato violenza contro inermi cittadini (tra cui anziani e bambini), ma dobbiamo anche sopportare che vengano processate 16 persone (accusate di resistenza, lesioni e petulanza…). Oltre al danno delle cariche, con alcuni manifestanti costretti alle cure in pronto soccorso, la beffa del processo a danno degli stessi!
Vogliamo ribadire con forza il diritto costituzionale a esprimere pacificamente il dissenso e le nostre opinioni in piazza, senza vederci per questo reprimere ingiustamente (tanto più con l’uso squadristico del manganello e nella giornata dove si celebrano gli antifascisti!) e sottoscriviamo questo appello a favore degli imputati ingiustamente accusati di violenze che abbiamo dovuto invece subire insieme a loro, in una delle più tristi giornate che la storia della nostra città abbia mai scritto.
Invitiamo inoltre tutti i solidali a prendere posizione, individualmente o collettivamente, e a partecipare giovedì 16 giugno alle 9.00 al presidio solidale al Tribunale di Busto Arsizio, Via Volturno 6, in occasione della prima udienza del processo a 16 manifestanti del 25 aprile 2014.
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