Pomodori giù del 20%: nei campi il bilancio di una primavera di maltempo

È quanto risulta da un monitoraggio della Coldiretti regionale fra gli operatori del settore: i problemi principali potrebbero esserci per le piantine messe in campo ad aprile

orti orto urbano pomodori

Alla vigilia dell’inizio dell’estate, che arriva nella notte fra oggi e domani, nei campi si fa il bilancio di una primavera tempestata da pioggia, grandine, trombe d’aria, allagamenti e frane.

Il maltempo ha danneggiato sia le colture in serra che quelle in pieno campo, tanto che il raccolto di pomodoro in Lombardia (area che è uno dei poli nazionali di riferimento per la salsa Made in Italy) rischia un taglio del 20%.

È quanto risulta da un monitoraggio della Coldiretti regionale fra gli operatori del settore: i problemi principali potrebbero esserci per le piantine messe in campo ad aprile, passate da una situazione con 38 millimetri scarsi di precipitazioni a una con oltre 106 millimetri di pioggia a maggio.

“La situazione è complessa – spiega Paolo Voltini, Presidente del Consorzio del Casalasco di Rivarolo del Re (Cremona), colosso dell’oro rosso che raggruppa oltre 300 aziende agricole – dobbiamo vedere come si evolve, ma se continua così si può stimare una perdita fino al 20% delle produzioni”. Il pomodoro da industria è distribuito su quasi 8 mila ettari: in testa ci sono le province di Mantova (4.066 ettari), Cremona (quasi 2.188 ettari), a seguire quelle di Pavia (787 ettari), Brescia (559 ettari), Lodi (241 ettari) e Milano (109 ettari) e Monza (6 ettari). Il 2016 – sottolinea la Coldiretti – si appresta diventare l’anno più bollente di sempre a livello mondiale dopo che tutti i primi cinque mesi dell’anno hanno fatto registrare il record storico e nei prossimi giorni a Milano si attendono temperature oltre i 30 gradi.

“A preoccupare – aggiunge Prandini – è l’accumulo di energia termica che poi si scarica a terra con bombe d’acqua, ghiaccio e trombe d’aria. Nell’ultimo mese, la Lombardia è stata colpita da almeno 9 grandinate e 2 tornado. Solo su Bergamo la stima dei danni all’agricoltura ha raggiunto i 4 milioni di euro”.

Si tratta di una conferma della tendenza al surriscaldamento climatico contro il quale è stata firmato il 22 aprile scorso all’Onu lo storico accordo in occasione della giornata della Terra. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili – precisa la Coldiretti – diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio. In Italia a giugno – conclude la Coldiretti – è caduta il 28% in più di pioggia rispetto alla media del periodo con le precipitazioni violente ed intense della prima decade che hanno provocato pesanti danni nelle città e nelle campagne con grandinate, bombe d’acqua, trombe d’aria e nubifragi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Giugno 2016
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