Sofferenza e gioia, Italia vincente all’esordio europeo
Giaccherini e Pellé perforano il Belgio (2-0), ma la difesa azzurra è protagonista nel contenere gli avversari. Italia in testa al girone. Prova positiva di Parolo
![Europei 2016 calcio](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2016/06/europei-2016-calcio-545428.610x431.jpg)
Un gol per tempo, tanta sofferenza ma anche due miracoli del portiere avversario: alla fine è vittoria pesante per l’Italia del calcio che inizia bene l’avventura ai Campionati Europei che si giocano in Francia.
La squadra di Conte batte 2-0 il Belgio, giovane e talentuosa testa di serie del girone, mettendo in pratica quelle qualità che si riconoscevano alla vigilia agli azzurri e cioè l’ottima preparazione tattica e lo spirito di sacrificio. Proprio in questo modo Buffon e compagni sono riusciti a contenere le folate dei “Diavoli Rossi” e a pungere dalla parte opposta del campo.
LE RETI – A segnare i due gol dell’Italia (foto Figc.it) sono stati Giaccherini al 32′ e Pellé al 91′, paradossalmente due dei giocatori che sono andati più a corrente alterna tra gli azzurri.
Il vantaggio è nato da uno strepitoso lancio di Bonucci dalla trequarti difensiva: la palla è finita a Giaccherini bravo a controllare in corsa e a bruciare sul tempo l’uscita di Courtois.
Il raddoppio è giunto in pieno recupero con una classica azione “all’italiana”: con il Belgio sbilanciato in avanti, gli azzurri hanno guadagnato la sfera e messo in mosso Candreva sulla destra. Il laziale è stato bravo a non tirare e ad aspettare il sostegno dei compagni: cross verso il secondo palo e gran botta al volo di Pellé poco prima del fischio finale.
LA CHIAVE – Contro un Belgio “tutto talento” si è vista l’importanza di avere una difesa esperta e affiatata come quella composta dal trio della Juve: Barzagli, Bonucci e Chiellini (quest’ultimo leggermente più in affanno). Su questa base solida l’Italia ha costruito un’altra linea di interdizione comandata bene da De Rossi per tenere i belgi a distanza dalla porta di Buffon. Missione compiuta, perché la maggior parte dei pericoli è arrivata da tiri da lontano. Certo, gli errori di Lukaku e Origi in area hanno aiutato.
IL MIGLIORE – Ricollegandoci a quanto appena detto, scegliamo Leonardo Bonucci, monumentale in retroguardia (errori ridotti all’osso) e assistman inatteso quando l’Italia ha sbloccato la partita. Nel complesso però, i ragazzi di Conte meritano voti positivi: anche il discusso Eder tutto sommato si è ben disimpegnato soprattutto in appoggio ai compagni. Così così invece Darmian, volitivo ma talvolta un po’ a vuoto: al suo posto De Sciglio si è ben disimpegnato. Nel Belgio i migliori sono stati Hazard e Courtois, deludono Lukaku, Origi e in parte Witsel e De Bruyne (con quel che costa…).
LA SITUAZIONE – La vittoria nel match di esordio contro la rivale sulla carta più forte mette subito l’Italia in testa al girone, perché nella partita del pomeriggio Irlanda e Svezia si sono “annullate” chiudendo in parità, 1-1. Venerdì 17, alle ore 15, gli azzurri giocheranno contro gli scandinavi di Ibrahimovic: ovvio che si debba andare con i piedi di piombo (con Ibra mai darla per scontata) ma in caso di vittoria la qualificazione sarebbe già in tasca. Occhio a non commettere il patatrac degli ultimi mondiali, dopo l’ottimo esordio (allora contro l’Inghilterra).
![Europei 2016 calcio](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2016/06/europei-2016-calcio-545427.610x431.jpg)
TRA VIRGOLETTE – “Noi varesotti abbiamo la corsa nel sangue” (Billy Costacurta da Orago a Marco Parolo nel dopopartita su Sky)
DAMMI TRE PAROLO – Focus doveroso al giocatore varesotto in campo, Marco Parolo. Il numero 18 ha giocato dal primo minuto in posizione di interno di centrocampo, con a fianco il compagno di squadra Candreva. Prova più che sufficiente per il gallaratese, partito forse in modo un po’ macchinoso ma poi capace di mettere a disposizione tanta quantità per i compagni. Le cose migliori sono stati un assist di testa a Pellé nel primo tempo (gol mancato del centravanti, palla fuori di pochi centimetri) e un paio di interventi difensivi nel finale (una respinta e una palla rubata a Maertens). Al netto di acciacchi, si è guadagnato la maglia da titolare anche per la Svezia.
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