Sos Italia Libera parte civile in un processo
L'associazione guidata da Paolo Bocedi e con sede a Varese è stata ammessa dal Gip di Como in un procedimento nei confronti di un associazione criminale che agiva tra comasco e varesotto
L’Associazione nazionale anti racket ed usura SOS Italia Libera, presieduta da Paolo Bocedi (con Andrea Badoglio suo vice), è stata accolta ancora una volta parte civile in un processo di usura, estorsione, lesioni gravi, minacce di morte, sequestro di persona dal tribunale di Como lo scorso 7 giugno; il processo avrà inizio il giorno 13 ottobre 2016.
Nonostante gli avvocati di controparte abbiano manifestato opposizione alla costituzione di parte civile di SOS Italia Libera, il Gip Buatier De Mongeot ha accolto positivamente la nostra richiesta. Il fatto risale a Luglio del 2015 quando 2 coniugi titolari di un noto ristorante nella zona del canturino vennero selvaggiamente picchiati ed a più riprese minacciati di morte. Al marito venne fratturato un braccio ed accoltellata la mano sinistra questo per poi contaminarlo attraverso persona affetta da hiv.
Tale associazione criminale da tempo compiva reati legati all’usura al racket e traffico di droga nelle province di Como, Milano e Varese. Come associazione nei giorni seguenti al fatto ci siamo messi a disposizione dell’arma che ci ha contattati per chiederci di nascondere, aiutare e salvaguardare le vittime fino all’arresto dell’ultimo aguzzino. Grazie al nostro immediato intervento sono stati condotti in una casa nei pressi di Varese dove li abbiamo ospitati gratuitamente per circa 10 giorni.
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