Un riconoscimento per Madian, che aiuta le famiglie in difficoltà
L'associazione, nata nel 2014, fa da garante per affittare case a persone e nuclei in difficoltà: premiati dal Comitato Rione Sud con la "Lanterna d'oro" e un contributo economico
Il Comitato Rione Sud di Cassano Magnago assegna a Madian Onlus la “Lanterna d’oro” 2016, il riconoscimento civico consegnato ogni anno dal Comitato.
La consegna è avvenuta sabato scorso, alla festa delle Acli, dalle mani del Presidente comitato Giovanni Longo e del vicepresidente Ruggero Bottin. «Quest’anno abbiamo deciso di non dare la targa come gli scorsi anni, ma un contributo economico» spiega Lillo Bevelacqua, del Comitato.«Siamo che più contenti di dare un contributo a una realtà che si occupa delle famiglie bisognose, in questo momento difficile per molti»
L’associazione Madian è nata nel 2014, «grazie a una intuizione del nostro parroco don Gabriele, con 18 soci fondatori, tra cui Acli, Caritas, Cav e singole adesioni personali», spiega Luciana Sanarico, delle Acli di Cassano. L’obbiettivo è in particolare «aiutare le famiglie in difficoltà che hanno avuto problemi economici, che magari non sono in situazione di povertà assoluta ma faticano a permettersi l’accesso alla casa» .
Madian punta a reperire «alloggi che non vengono affittati per diversi motivi» e consentire l’attivazione di «affitti a costo calmierato alle famiglie». L’obbiettivo viene perseguito mediante l’intermediazione proprio dell’associazione, a questo scopo costituita: «La formula migliore attraverso cui i proprietari possono mettere a disposizione un alloggio è il comodato alla associazione». Madian fa da garante, assicurando alle famiglie l’accesso a costo ridotto, ai proprietari la garanzia del rispetto dell’immobile: «abbiamo attualmente due alloggi, uno dalla parrocchia (affittato a una famiglia)e uno a Gallarate, nel quartiere Arnate, affittato a una giovane ragazza madre. Due proprietari che danno la possibilità alle famiglie di dimostrare di essere buoni affittuari, che rispettano i pagamenti. Questo è motivo di soddisfazione – conclude Sanarico – anche se speravamo che fin dall’inizio ci fosse una maggiore adesione da parte dei proprietari».
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