Alex Bombardieri vince il Premio Sangregorio 2016

Lo scultore di Sondrio ha preceduto Caterina Castelli e Lorenzo Guzzini

premio sangregorio 2016

(foto da fondazionesangregoriogiancarlo.it)

In data primo luglio, al Castello Visconti di San Vito di Somma Lombardo, è stato proclamato il vincitore della seconda edizione del Premio di scultura dedicato al maestro Giancarlo Sangregorio (1925-2013) e finalizzato al sostegno, promozione e valorizzazione della giovane produzione scultorea.

La prima edizione ha premiato, nel 2014, la sempre più affermata scultrice Paola Ravasio.

A distanza di due anni, il premio è attribuito al giovane scultore Alex Bombardieri, artista di Sondrio classe 1979, con un’opera che riguarda il processo di trasformazione di un ghiacciaio ritiratosi nell’arco di un anno, il ghiacciaio del Morteratsch in Svizzera, opera dal titolo 46°25′ 57.16” N – 9°56’11.15” E (1 mq bruciato). Il titolo dell’opera fa riferimento alle coordinate spaziali relative al contesto in cui il calco è stato eseguito.

Molto apprezzate anche le opere dei due finalisti. Caterina Castelli artista ventenne di Besozzo, formatasi al liceo artistico Frattini di Varese e all’Accademia di Belle Arti di Carrara presenta l’opera dal titolo “Wood Stick” in marmo di Carrara e ferro. Un’opera che nasce dall’idea di giocare su equilibri e materiali diversi in apparente contrasto, ma in inequivocabile connessione. Partendo da uno studio iniziale di alberi e di elementi naturali, come cortecce o scarti lignei levigati, è stato possibile ricreare le fattezze puramente estetiche di un ramo spezzato. L’opera si presenta dunque come un elaborato classico, ma con elementi altrettanto sintetici e geometrici.

Lorenzo Guzzini, artista di Recanati residente a Como, classe 1983, una formazione all’Accademia di Architettura di Mendrisio, presenta un’opera dal titolo Atmosfera 07, giocata sul rapporto luce-materia e realizzata in gesso colorato in pasta con ossidi ferrosi.

Il Premio si è rivolto a giovani artisti che non avessero superato i 40 anni di età e fossero residenti in Italia e Canton Ticino. La giuria molto qualificata ha visto tra i suoi membri Gianna Mina, direttrice del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto e presidente dell’Associazione dei musei svizzeri, Simone Soldini, direttore del Museo d’Arte di Mendrisio, Martina Corgnati, critico, curatore, docente all’Accademia di Brera e autrice di numerose pubblicazioni nel campo dell’arte, Silvia Fantino, Assessore alla cultura del comune di Sesto Calende e Niccolò Mandelli Contegni, scultore varesino.

Con una variegata soluzione di giovani opere, la seconda edizione del concorso si è rivelata aperta a differenti soluzioni espressive. Il vincitore è stato proclamato contestualmente all’annuale giornata di studio organizzata dall’Istituto di Studi Superiori dell’Insubria Gerolamo Cardano, dal tema “La dinamica della percezione”.

Oltre alla Fondazione Visconti di San Vito Onlus, hanno collaborato per la giornata l’Università degli Studi dell’Insubria, l’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities, la Fondazione Sangregorio Giancarlo. Patrocinio e contributo di Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus.

L’evento del premio ha visto anche il patrocinio di Regione Lombardia e della Città di Sesto Calende, dove ha sede la Fondazione Sangregorio.

Le opere dei tre finalisti resteranno esposte per tutta la durata del mese di luglio nel Cortile degli Armigeri del Castello Visconti di San Vito, dove sono collocate permanenti alcune opere monumentali di Sangregorio (per appuntamento, tel: 0331 256337).

E’ anche possibile visitare gli spazi della Fondazione Sangregorio di Sesto Calende, sulle colline sopra il lago Maggiore e scoprire l’incredibile patrimonio storico-artistico in essa conservato, con le opere del Maestro, le opere di altri artisti contemporanei e le eccezionali collezioni di arte primitiva.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Luglio 2016
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