Bloccata la vendita di azioni A2a e istituita via Calogero Marrone
Due importanti provvedimenti della giunta Galimberti. Forte discontinuità con le manovre di bilancio precedenti e un gesto di valore simbolico per ricordare un eroe della Resistenza
Pochi, maledetti e subito, a questo servivano i soldi derivati dalla vendita di azioni di A2a del comune di Varese: per fornire all’amministrazione denaro veloce da utilizzare per le opere, come accadde lo scorso anno per le asfaltature. Davide Galimberti e la giunta hanno deciso di non percorrere più quella strada. Lo avevano già fatto capire lo scorso maggio, quando in consiglio comunale il Pd si presentò con uno striscione contro la svendita del patrimonio comunale. Ora Galimberti annuncia una discontinuità secca con la gestione precedente e cancella la previsione di alienazione dal bilancio. Il sindaco l’ha definita una “malsana prassi finanziaria” e ha affermato che le opere in programma saranno finanziate con una previsione di maggiori entrate da altre voci. Ad esempio, la convenzione urbanistica con Esselunga per la realizzazione della viabilità intorno alla Ex Malerba che com’è noto prevede tre nuove rotonde lungo via Gasparotto e l’inizio della futura bretella Gasparotto Borri (che tuttavia non è nei piani di questa giunta).
“L’equilibrio di bilancio comunque è garantito– osserva Galimberti – e senza svendere nulla. Faremo ricorso ad avanzi di amministrazione e avremo maggiori entrate”.
In giunta si è discusso anche della convenzione con il Varese calcio per lo stadio che non dovrebbe subire variazioni e della intitolazione di due vie cittadina a Calogero Marrone e a Valeria Solesin, la vittima italiana dell’assalto al Bataclan di Parigi.
La via Marrone è stata portata in giunta come provvedimento dall’assessore Andrea Civati e sarà ubicata nel nuovo comparto urbanistico tra la stazione di Casbeno e via Corridoni. Si tratta della strada oggi non ancora asfaltata che si può notare poco dopo il supermercato Carrefour, e che condurrà alla nuova sede del centro medico Beccaria oggi in fase di realizzazione insieme ad alcune residenze private.
L’intitolazione a Calogero Marrone è una battaglia culturale che è iniziata in città da circa 20 anni. Marrone, tra l’altro parente della moglie di Umberto Bossi, era il dirigente dell’anagrafe di Varese che salvò diversi ebrei dai rastrellamenti, ma che venne denunciato da un delatore e deportato in un campo di concentramento nazista, dove morì. Per decenni fu dimenticato, poi il giornalista Franco Giannantoni scrisse diversi articoli sulla sua figura.
Nacque un’onda di opinione per onorarne la memoria che durante la giunta Fumagalli divenne anche oggetti di mercanteggiamento tra le intitolazioni tanto che l’allora sindaco disse che avrebbe creato per par condicio anche un nuova piazza Padania, dietro il battistero di Varese. A Marrone fu intitolato, nel 2005, un giardinetto a Biumo, che oggi diventerà piazzetta Solesin.
Nella prima mattinata, infine, il sindaco ha incontrato il console russo, Alexander Nurizade, (nella foto sopra) con cui vi è stata la promessa reciproca di una futura partnership. Era presente l’assessore alle attività produttive Ivana Perusin.
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