Dono della Fondazione Nidoli al Del Ponte: vent’anni dalla parte dei bambini
Un'importante e preziosa donazione renderà ancora più tecnologicamente avanzata la terapia intensiva neonatale. Un gesto per ricordare Patrizia e la sua passione per i più piccoli
« Poteva essere una fiamma che si era spenta. È diventato invece un candeliere luminoso» Così Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale, ha sintetizzato i vent’anni di attività della fondazione Nidoli, nata dal dolore per la perdita della giovane Patrizia e diventata una realtà per 530 bimbi orfani che oggi hanno una famiglia, i ragazzi di strada del Cile che possono contare su una casa accoglienza piuttosto che i malati di Haiti che hanno nuovamente un ospedale dopo il terremoto che ha distrutto il paese nel 2009.
A vent’anni da quel dolore immenso, papà Giulio, mamma Graziella e la sorella Paola continuano a impegnarsi e costruire, con un’attenzione particolare ai bambini: « Sono certa che questi erano gli obiettivi cari a mia sorella» ha commentato Paola spiegando l’attenzione della Fondazione per il mondo dell’infanzia.
Un’attenzione che questa mattina, mercoledì 13 luglio, si è concretizzata con la consegna di un assegno alla Fondazione Circolo della Bontà da destinare all’acquisto di un ecografo sosfisticato e di ultima generazione che sarà assegnato alla terapia intensiva neonatale. Un macchinario di altissima gamma che permetterà di raccogliere ogni indizio dell’attività cardiaca, cerebrale e addominale dei piccolissimi e fragili bimbi prematuri che vengono accuditi alla TIN del Del Ponte: « L’ecografo sarà utilizzato direttamente nelle incubatrici dove curiamo questi bimbi di nemmeno 500 grammi – spiega il direttore del Dipartimento Materno infantile Massimo Agosti – Anche noi, in venti anni abbiamo compiuto molti progressi e siamo una squadra di professionisti specializzati che ha a disposizione una tecnologia d’avanguardia. La nostra attenzione è rivolta non solo al bimbo ma anche alla madre perché, è dimostrato, che alla nascita il noenato ha ancora la percezione di fare parte di qualcun altro. È fondamentale, quindi, mantenere questo contatto stretto tra madre e figlio: una possibilità che nel futuro ospedale pediatrico verrà realizzata con le camere singole destinate ai casi più gravi».
Alla consegna dell’assegno erano presenti il direttore dell’ASST Sette Laghi Callisto Bravi che ha sottolineato il valore del gesto spontaneo quale simbolo di attaccamento della collettività all’ospedale, il Presidente della Fondazione Il Circolo della Bontà Gianni Sparta che ha auspicato un aumento di sensibilità e sostegno dei cittadini verso il presidio medico di riferimento e il sindaco Davide Galimberti il quale ha assicurato che, in futuro, l’amministrazione farà la sua parte nel promuovere sinergie con il Circolo adottando anche nuove vie di collaborazione pubblico privato.
La donazione odierna è solo l’ultima di una serie di benefici che la fondazione ha portato alla città: dalla ristrutturazione dell’asilo di Giubiano, all’apertura della casa famiglia per madri in difficoltà a Gavirate (Casa Patrizia) al macchinario per la fitoterapia regalato nel 2009 sempre al Del Ponte: «La notizie positive esistono ma non sono valorizzate – ha commentato Giulio Nidoli – Risultati come quelli raggiunti dalla nostra Fondazione vanno messi in luce per far emergere il lato positivo della nostra comunità»
Un monito ripreso anche Cattaneo uno dei primissimi consiglieri della Fondazione: «Varese e la Lombardia sono ricche di persone che con fatti concreti si impegnano per il bene comune e che si prendono cura degli altri. Ci sono questioni di cui si deve riappropriare anche la società. Oggi il nostro grazie va a Giulio, Paola e Graziella che hanno dato vita a questa splendida esperienza».
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