“In giunta la Lega viene superata da Forza Italia”
Il commento di Giovanni Pignataro, capogruppo del Pd, alle nomine fatte da Cassani: "I forzisti tengono le deleghe più pesanti"
«Una giunta che ribalta l’esito elettorale, con la Lega che viene sopravanzata da Forza Italia». Giovanni Pignataro, capogruppo del Partito Democratico, sottolinea questo, come dato centrale della composizione della neonata giunta comunale del sindaco Andrea Cassani.
(nella foto: il gruppo consigliare del Pd)
«Purtroppo è tutto come da previsioni: è evidente che chi ha ottenuto il maggior peso in un giunta – nei numeri degli assessori e per le deleghe – è Forza Italia, mentre la Lega ha un peso minimo con due assessori. È una ben magra consolazione per la Lega dire che Rech andrà a fare l’amministratore di Amsc: le scelte strategiche su Amsc verranno fatte dall’assessorato al bilancio retto da Carù, uomo di Forza Italia. È un equilibrio politico che ribalta l’esito elettorale, o quanto meno non lo rispecchia: la Lega ha preso moltissimi voti, ma viene superata da Forza Italia, che ha gestito la nascita di una giunta in cui il sindaco è in minoranza».
Per quanto le deleghe “pesanti” a Forza Italia (urbanistica e bilancio, snodi fondamentali dell’amministrazione) siano un dato innegabile, va però detto che la Lega Nord esprime comunque sindaco e due assessori, oltre ad uno con Libertà per Gallarate che ha concorso al 20% di voti dei leghisti… «Se diciamo a Franco Liccati, con la sua storia politica e personale, che è un leghista non so come la prende… i ferrazziani hanno contribuito, ma non solo le loro preferenze a fare il risultato della Lega, che invece prende soprattutto un convinto voto di opinione, più che preferenze. Quanto a Fratelli d’Italia, è riuscita a scontentare sia De Bernardi Martignoni che Tiziano Fracchia, con un assessore alla sicurezza che – a leggere quel che dice Fracchia – viene da un altro Comune: una scelta che lascia ancora più perplessi».
Da ultimo, invece, Pignataro non sottolinea particolarmente l’elemento originale che molti hanno richiamato: la presenza di fratello e sorella nella stessa giunta, Franco e Orietta Liccati. «Non so quanti esempi ci siano in Italia, se non in paesi da 300 abitanti dove la scelta è evidentemente tra poche famiglie. Ma su questo, ne prendiamo semplicemente atto, è una scelta politica».
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