Goletta dei Laghi: “Ancora troppi inquinanti nel Ceresio”
Su sei punti monitorati quattro sono risultati fortemente inquinati, anche sette volte oltre i limiti di legge previsti per gli scarichi dei depuratori
Il 4 luglio scorso il prelievo delle acque in sei punti del Ceresio effettuati dai volontari della Goletta dei Laghi di Legambiente, oggi la comunicazione dei risultati: “Su sei punti monitorati quattro sono risultati fortemente inquinati, anche sette volte oltre i limiti di legge previsti per gli scarichi dei depuratori”.
E’ stata un po’ una doccia fredda la conferenza stampa con cui questa mattina Legambiente ha comunicato i risultati della campagna di monitoraggio 2016 sulle acque del Ceresio, ma in molti si aspettavano un risultato negativo, dal momento che la situazione dei punti critici interessati da scarichi e sversamenti nelle acque del lago non è cambiata nell’ultimo anno.
Nel monitoraggio della Goletta dei laghi vengono prese in considerazione le foci dei fiumi, dei torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso si trovano lungo le rive dei laghi, situazioni che sono i veicoli principali di contaminazione batterica, dovuta all’insufficiente depurazione degli scarichi civili che attraverso questi corsi d’acqua arrivano nel lago.
“Il nostro compito è quello di individuare le criticità, con particolare attenzione dove intravediamo un rischio più elevato di inquinamento – ha detto la responsabile della Goletta di Legambiente Barbara Meggetto – E sul Ceresio anche quest’anno i dati segnalano le maggiori criticità proprio lungo i corsi d’acqua che attivano al lago”
Sorvegliati speciali, sulla sponda varesina del lago di Lugano, la foce del rio Bolletta e quella del torrente Vallone a Porto Ceresio, e lo scarico sul lungolago di via XXV Aprile a Lavena Ponte Tresa, dove le acque sono risultate fortemente inquinate. Entro i limiti di legge invece la foce del torrente Brivio a Porto e lo scarico presso il lungolago Ungheria a Lavena Ponte Tresa, due punti dove la situazione è migliorata rispetto al 2015.
“I risultati della campagna 2016 dimostrano che la situazione è ormai insostenibile – spiega Milena Nasi, portavoce del Circolo Legambiente Valceresio – Non è la prima volta che denunciano il probabile sottodimensionamento del sistema di depurazione delle acque, ma nulla è cambiato”.
Quello che è cambiato, invece, a detta della responsabile della Goletta dei Laghi Barbara Meggetto, è il rapporto con le amministrazioni locali di Lavena Ponte Tresa e Porto Ceresio: “Abbiamo sempre fatto una gran fatica a trovare ascolto e collaborazione – spiega – quest’anno è andata diversamente, e con i nuovi amministratori si è aperto un dialogo che potrebbe dare buoni frutti; anche se siamo chiari, non faremo sconti a nessuno”.
A testimoniare la volontà di lavorare e collaborare per risolvere il problema dell’inquinamento del Ceresio, la partecipazione alla conferenza stampa del nuovo sindaco di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino e del consigliere delegato alla Sostenibilità e tutela dell’Ambiente Marcello Lesina Martinelli, e del nuovo vicesindaco di Porto Ceresio Franco Pozzi, i quali hanno ribadito la volontà di impegnarsi concretamente per risolvere il problema degli scarichi nel Ceresio, impegno che per entrambe le neo elette amministrazioni era un punto centrale del programma elettorale.
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