Il “mistero” degli elicotteri in Valcuvia
Due velivoli attorno a mezzogiorno e per più di un’ora sono rimasti fermi sopra Cuveglio e Gemonio. Ecco svelato l’arcano, grazie alla tecnologia

Non erano delle forze dell’ordine, né dei Vigili del fuoco. Non si è trattato di velivoli sanitari.
Due elicotteri, uno con livrea azzurra, l’altro con tonalità sul rosso, sono rimasti a lungo in posizione di hovering – cioè fermi in un punto ad una determinata quota – sui cieli della Valcuvia. Il singolare evento ha destato qualche curiosità fra i residenti, tanto da spingere un lettore a inviarci alcune foto che testimoniano l’accaduto.
Il tutto è avvenuto questa mattina, 21 luglio, verso l’ora di pranzo ed è durato per circa un’ora, da mezzogiorno alle 13.
Uno dei due velivoli era all’altezza di Cuveglio, fermo sopra la strada provinciale; avanti, indietro, poi ancora fermo.
L’altro elicottero stava invece nella zona di Gemonio, qualche centinaio di metri sopra i prati in località “Luveditt”, anche questo fermo, con qualche spostamento sporadico.
Il tutto si è protratto fino all’ora di pranzo circa: scartati i voli “istituzionali” alcuni amministratori, interpellati per avere informazioni in merito, hanno ipotizzato di qualche rilievo topografico sulla zona. Ma, appunto si trattava di sole ipotesi. Una sorta di caso insoluto, insomma.
Naturalmente non potevamo fermarci al “mistero”, perché se nell’era digitale gli spostamenti di ciascuno di noi, a piedi e con un cellulare in tasca lasciano traccia, figuriamoci cosa accade quando ad essere in volo sono alcune tonnellate di acciaio e apparati radio.
Difatti, grazie a un amico “smanettone” e amante della tecnologia, siamo riusciti a dare un nome a ciò che è passato sulle teste di migliaia di varesini nella giornata di oggi.
Grazie al sito flightradar24.com è difatti possibile mappare in tempo reale tutti i voli civili in un determinato territorio e grazie a questa applicazione si è potuto capire di quali velivoli si trattasse. Il primo, quello sopra a Cuveglio era un volo di prova della Agusta, un elicottero Aw119 con un “callsign” – il nome – “prova82” (nella foto sotto, una delle foto che testimonia il tragitto e il volo, che può essere visto anche in una delle due fotogallery in fondo all’articolo).

L’altro velivolo, sempre civile, è invece un elicottero in dotazione ad una grande multinazionale della zona che stava eseguendo anch’esso, probabilmente, un volo di prova.
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