“La faida del centrodestra non è più tollerabile”
Il Partito Democratico all'attacco della giunta: "Navigano già a vista e senza una visione generale sul futuro della città con interventi spot a seconda dei bisogni"

A quasi una settimana dal successo incassato mercoledì scorso riuscendo ad eleggere un proprio uomo alla presidenza del consiglio comunale, il Partito Democratico di Busto Arsizio torna a parlare per accendere i riflettori su “un conflitto per l’occupazione del potere da parte di un centrodestra impegnato in una faida interna che si sta giocando sulla pelle dei cittadini di Busto e sul futuro stesso della Città“.
In una nota diffusa dalla segreteria e firmata da Salvatore Vita sono tanti i dubbi messi nero su bianco: “Valgono davvero a qualcosa le “dimissioni” farlocche presentate dagli esponenti del carroccio al proprio commissario? Lasceranno davvero il Consiglio Comunale o abbiamo assistito all’ennesimo coup de théâtre degno dei migliori equilibristi e saltimbanco sul mercato? L’espulsa Consigliera Paola Reguzzoni lascerà l’aula o confluirà, con dubbi esercizi di convivenza con l’amato odiato ex Presidente del Consiglio Diego Cornacchia, nel gruppo misto?”
Tante domande che si accompagnano ad un’ultima, e cioè “Antonelli sarà in grado di governare la Città?”. La risposta per il PD è abbastanza ovvia dal momento che “dubbi e incertezze che non lasciano presagire nulla di buono” anche perché “le linee di indirizzo rese note online dal primo cittadino, sono un mero esercizio di retorica, un elenco di intenti talmente generici da non lasciare dubbi sul futuro. Una navigazione a vista senza una visione generale sul futuro della città con interventi spot a seconda dei bisogni che i più addentellati sapranno far passare per prioritari e che ridurranno il Sindaco ad amministratore di un condominio, dove l’attività prevalente sarà sedare le inevitabili liti, come dimostra l’esito del primo consiglio comunale”.
Ora i democratici aspettano il prossimo passo, quello cioè della “composizione delle commissioni consiliari e la nomina dei rispettivi presidenti” per capire meglio “quale sarà lo scenario che si delineerà per i prossimi consigli comunali, dove la maggioranza è chiamata ad impegni improrogabili. Noi saremo vigili ed attenti e non faremo sconti a chi pensa di governare producendo macerie”.
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