Le dieci delibere? Per Forza Italia la prima già scricchiola
Il segretario cittadino di Forza Italia critica le decisioni della Giunta Galimberti sulla sosta nei parcheggi del centro

“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il Malimberti”. Così inizia il comunicato con cui il segretario varesino di Forza Italia Roberto Leonardi, commenta la questione delle dieci delibere della nuova amministrazione cittadina guidata da Davide Galimberti.
«Le dieci delibere presentate in campagna elettorale dal neo sindaco potrebbero come un boomerang tornare indietro e scalfire lentamente, come si cuoce il polpo nell’acqua bollente, il potere del Leviatano Malimberti – scrive Leonardi – il quale, superata l’euforia della campagna elettorale e dopo aver cavalcato i miti politici, deve scontrarsi con la realtà, con i numeri, con i bilanci, con le casse comunali, con le casse delle società partecipate e con i regolamenti».
«La prima delibera della giunta Malimberti sulla sosta gratuita in città pare scricchiolare – prosegue la nota di Forza Italia – e i primi a opporsi non sono né la Lega nord né Forza Italia, ma Legambiente e Faib Ciclocittà, due associazioni non proprio di centrodestra, contrarie alla gratuità del parcheggio. Al di là di questo, mi permetto di fare qualche considerazione nel merito della delibera e questo in uno spirito costruttivo e di leale collaborazione tra maggioranza e minoranza, anche se la Giunta Malimberti deve ancora spiegarci chi stia in maggioranza e chi in minoranza.
La delibera in campagna elettorale prevedeva: 2 ore di sosta gratuita dalle 12 alle 14 nel centro di Varese, prima mezz’ora gratuita e sosta gratuita dopo le 20. La delibera e’ diventata: 1 ora di sosta gratuita dalle 13 alle 14, l’abolizione serale non si è capito a partire da quando, sulla prima mezz’ora gratuita dovrà esprimersi in futuro, dopo attento studio, Avt e gratuita’ dei parcheggi a macchia di leopardo, ossia in sole 25 vie cittadine sparse senza criterio sul territorio varesino. Il sindaco dovrebbe innanzi tutto spiegarci il criterio di selezione delle vie, visto che quello della presenza o meno di ristorazione non mi pare rispettato; in secondo luogo, mi pare che crei una palese disparità di trattamento tra operatori economici da cui mi aspetto una presa di posizione ufficiale tramite le associazioni di categoria, ad esempio dei commercianti, i quali potrebbero subire un danno economico dalla scelta della Giunta Malimberti di averli inclusi o meno nelle vie a sosta gratuita, intaccando così il principio della libera concorrenza. Se devo pranzare, la gratuità del parcheggio potrebbe orientare la scelta sul locale nel quale in un’ora consumerò il mio pranzo. E quindi, ad esempio, perché prevedere la gratuità in via Cairoli e non in via Del Cairo? Perché prevedere la gratuità in via Tamagno, via in gran parte riservata ai condomini, e non in via Dandolo o in viale Milano o in via Veratti o in via Bernardino Luini, mentre e’ gratuita via Lazio? Chi ha in mente tutti i posti auto di queste vie immagina bene la ratio di tale scelta, ma un’opposizione costruttiva ha il dovere di soffiare sul fumo che questa prima delibera vuole gettare sugli occhi dei cittadini, ossia il maggior impatto mediatico della delibera con il minor sacrificio economico per le casse comunali!».
«E poi, a mio avviso – conclude Leonardi – il la scelta delle vie gratuite a macchia di leopardo, in luogo di un più ragionevole “ring”, ossia tutto il centro storico più o meno esteso, potrà creare non pochi problemi di viabilità e anche di maggiore inquinamento atmosferico perché gli automobilisti inizieranno a girare per la città con la cartina delle 25 vie gratuite per poi alla fine parcheggiare dopo un’ora di girovagare (nel frattempo l’ora gratuita è terminata!) alle Corti o nel parcheggio di via Sempione, ma a pagamento.
Questa e’ stata la prima delibera del Leviatano Malimberti che ha tentato in modo goffo di alzare la sua spada, ma il rinnovamento non è ancora iniziato».
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