Legambiente critica Galimberti: “Sbagliata la sosta gratis”
Gli ambientalisti e Faib: il parcheggio è una tassa di occupazione del suolo pubblico e sarebbe sbagliato non chiederla
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Legambiente critica la giunta comunale. Sulla graticola dell’associazione finisce l’introduzione di un’ora di pausa gratis negli stalli blu in 25 vie del centro di Varese, una delle 10 delibere approvate dalla prima riunione della giunta Galimberti. Una decisione che non sancisce un ritorno al passato, visto che fino al 2012 si poteva parcheggiare per 2 ore e in tutte le vie della città, ma che comunque ha segnato un ritorno indietro.
La posizione di Legambiente viene espressa insieme a quella di Faib Ciclocittà. La presidente di Legambiente Varese Valentina Minazzi (che era anche una sostenitrice della lista Progetto ConcittaDino collegata a Galimberti) e Leonardo Savelli, presidente Fiab Varese Ciclocittà affermano che le 10 delibere “sono di fatto una realizzazione delle promesse elettorali che più hanno presa sui media, dalla definitiva abolizione del parcheggio alla prima cappella del Sacro Monte, fino al ritorno del parcheggi blu gratuiti durante la pausa pranzo e nelle ore serali”.
“Ed è quest’ultima delibera a lasciarci perplessi – scrivono – capiamo che si tratta di una promessa elettorale da mantenere, ma senza altri interventi di sistema, che ripensino la mobilità cittadina nel suo complesso, potrebbe avere dei risvolti negativi, ad esempio incoraggiare ulteriormente la sosta selvaggia, andando verso una città ancora più a misura di automobile e non verso una Varese basata su un modello di mobilità europeo. Una direzione contraria anche alle linee guida dell’azione amministrativa illustrate in campagna elettorale dallo stesso Galimberti e da altri autorevoli membri della sua Giunta.
“Ci auguriamo che gli interventi futuri sul tema riguardino veramente la mobilità, e possano partire da uno stretto scambio di esperienze con chi, ad esempio, ha confermato a Milano l’area C, o con i modelli “car free” di moltissime città europee”.
Secondo Legambiente e Faib il pagamento per la sosta nei parcheggi a raso è, di fatto, un’altra forma della tassa per occupazione del suolo pubblico: “Ed è per questo che ci sembra sbagliato non chiederla da parte del Comune: le strade, suolo pubblico, devono essere maggiormente a disposizione di chi ci transita in maniera sicura e sostenibile, come ciclisti e pedoni. Togliere i parcheggi di superficie per allagare i marciapiedi, inserire la possibilità del doppio senso di marcia per le biciclette nelle strade a senso unico per le auto: sono solo alcuni esempi di provvedimenti che hanno come centro il concetto di restituire il suolo pubblico ai cittadini che vogliono vivere Varese pensandola al futuro”.
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