Passa la riforma dei Confidi
Il 5 Luglio la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva e con una ampia maggioranza il disegno di legge delega per la riforma del sistema dei Confidi

Lo scorso 5 Luglio la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva e con una ampia maggioranza – senza alcun emendamento al testo licenziato dal Senato – il disegno di legge delega per la riforma del sistema dei Confidi.
Il testo della legge delega recepisce in toto la proposta elaborata da Fedart, unitamente ad Assoconfidi con la partnership strategica di Unioncamere e rappresenta un importante passaggio verso il rafforzamento dell’accesso al credito delle piccole e medie attraverso il sistema della garanzia mutualistica.
La legge delega, per come è congegnata, intende sostenere con forza la necessità di intraprendere un percorso di profondo riordino della filiera della garanzia e di ripensamento del quadro normativo di riferimento per il sistema.
L’evoluzione normativa che prenderà avvio dall’attuazione della legge delega risulta di grande rilevanza strategica per il sistema dei Confidi e potrà fornire utili risposte ai profondi cambiamenti nel contesto di riferimento con cui le strutture si stanno confrontando e che hanno peraltro reso la Legge Quadro Confidi ormai non più completamente adeguata a rappresentarlo, nonostante che in passato la stessa abbia rivestito un ruolo centrale per il consolidamento di queste strutture. Basti a tale riguardo citare tra gli altri: l’iscrizione all’Albo degli intermediari finanziari per i Confidi di maggiori dimensioni, l’iscrizione all’elenco per le strutture minori e la costituzione del relativo Organismo, il nuovo bilancio dei Confidi minori, la riforma del Fondo Centrale di Garanzia in corso di definizione, la contribuzione prevista dalla Legge di Stabilità 2014 che dovrebbe concludere a breve l’iter di notifica alla Commissione Europea.
Come noto, Fedart è contemporaneamente impegnata nel portare avanti alcuni progetti strategici di sistema volti a rispondere alle istanze di innovazione provenienti dalle Mpi (micro e piccole imprese) associate. Tra gli altri ha predisposto un modello di riferimento per le operazioni di Tranched Cover * incentrate su un principio di integrazione tra risorse private e pubbliche apportate da soggetti che agiscono a livello territoriale, nazionale ed europeo, quale forma di garanzia alternativa a quella mutualistica tradizionale, e sta introducendo innovazioni di prodotto come il credito diretto di piccolo importo, il crowdfunding nelle due modalità equity e lending e la garanzia alla patrimonializzazione, quali valide alternative al credito bancario, il cui accesso è sempre più difficile per le Mpi (micro e piccole imprese).
La Federazione, congiuntamente ad Assoconfidi, sta poi proseguendo nella realizzazione della seconda fase del progetto strategico per la riforma normativa, teso ad elaborare le proposte del sistema per articolare i decreti legislativi di attuazione della legge delega. È infatti urgente avviare l’iter per la predisposizione di questi testi normativi, in modo da rendere effettivamente operativa la riforma, con l’auspicio di trovare nel Governo la necessaria rapidità di intervento e la stessa disponibilità al confronto e sensibilità politica che fin dall’avvio dell’iter parlamentare ha caratterizzato l’interazione con il Parlamento.
* Tranched Cover Si tratta di una garanzia con cui il confidi garantisce le c.d. prime perdite (junior risk) di un dato portafoglio di crediti stabilite al di sotto di un certo ‘cap’ (stimato sulla base delle perdite attese del portafoglio), oltre al quale invece la banca non ha garanzia (seconde perdite, o senior risk)
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