Sabba e De Bernardi: “No alle polemiche, sì all’area feste”

Il presidente uscente e il nuovo presidente di Comunità Giovanile criticano l'iniziativa di Attolini che vuole creare un comitato contro le feste al Museo del Tessile ma accolgono la proposta per un'area feste

bustofolk

Il presidente uscente di Comunità Giovanile Matteo Sabba e il nuovo presidente Lorenzo De Bernardi intervengono con una nota congiunta sul caso del “Comitato contro le feste al Museo del Tessile”, lanciato nei giorni scorsi dal segretario di Fratelli d’Italia Francesco Attolini, definito dai due il “Francesco Furioso”.

Da un lato stigmatizzano la posizione presa dall’esponente del partito di Giorgia Meloni (nata proprio sull’onda del “disturbo” creato dalla festa annuale di CG) e dall’altro provano a ragionare sulla parte propositiva in cui chiede “un’area feste fuori dal centro cittadino”. Di seguito la nota integrale

Leggiamo con entusiasmo le narrazioni fantasiose di Attolini e attendiamo con fervore i prossimi episodi del Francesco Furioso il quale a quanto pare vuole che il museo del Tessile e il quartiere siano in silenzio dopo le 22 (se verrà ascoltato, purtroppo anche gli amici del club della Pro Patria dovranno rivedere i propri programmi). In silenzio teorico visto che prima che arrivassero le feste era popolato di spacciatori.

Durante l’esibizione delle sue ire, che non portano a molto visto il risultato dell’ultima campagna elettorale che ha visto il partito larussiano portare a casa il 2%, riesce anche a colpire degli obiettivi che sono da sempre delle richieste di comunità giovanile: la necessità di avere un’area feste civile, minimamente attrezzata, funzionale e posizionata in un contesto che non provochi lamentele da parte dei residenti.

Noi quest’anno, come l’anno scorso, abbiamo seguito il flusso delle decisioni comunali della giunta Farioli di usare il tessile come area feste. Non apprezziamo quindi l’eccessivo starnazzare di queste polemiche, però potremmo anche firmare una petizione che si impegna a chiedere un’area feste con palco coperto, cucina, impianti elettrici e posizione che non comporta disturbi al vicinato. Detto questo bisogna garantire nel cuore della città e quindi al Museo del Tessile, la prosecuzione di eventi internazionali quali il Busto folk o eventi più melodici e soft.

Perché deve essere combattuta con tutte le forze, la volontà di alcuni di tenere narcotizzata la città di Busto e farla rimanere un dormitorio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Luglio 2016
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