Una vacanza a Marchirolo, tra arte e natura
Paese dipinto, sede di un'importante gipsoteca, ma anche punto di partenza per bellissime passeggiate. Un luogo ideale per una vacanza a km zero
Non andrete in vacanza per necessità oppure per scelta? Perché non provare vacanze a km zero? Seguiteci in questo gioco dell’estate: riscoprire il nostro territorio in chiave vacanziera, gustando a passo lento i piccoli grandi gioielli di casa nostra.
Oggi vi portiamo a Marchirolo, piccolo centro dell’omonima valle che offre tante sorprese, luoghi inaspettati e un contesto naturale di grande fascino, dove si può trascorre una giornata all’insegna dell’arte in molte sue sfumature, ma anche passeggiare immersi nel verde delle Prealpi varesine.
Già il viaggio verso Marchirolo sa di vacanza, sia che si arrivi dalla fresca Valganna, sia che si salga la Lavena Ponte Tresa gustandosi il panorama del Ceresio.
Lasciata l’auto si può aprire la giornata con una bella colazione alla Pasticceria Bacilieri, prima di avviarsi per le vie del centro, vero e proprio atelier d’arte all’aria aperta, con i murales realizzati negli anni 80 da 15 artisti per raccontare sui muri la storia del paese, le sue migrazioni, la sua gente.
La memoria storica che si può leggere ancora sui muri di Marchirolo non deve essere sottovalutata. Ogni testimonianza degli artisti che hanno partecipato è oggi una fonte preziosa di informazioni sul tema dell’emigrazione: da coloro che scrivevano cartoline ai parenti per rassicurarli del loro destino all’estero, a chi restava al paese ad aspettare il ritorno dei lavoratori, mariti e padri, ai grandi mastri marchirolesi che hanno edificato in giro per il mondo, a chi emigrava dal sud Italia proprio a Marchirolo.
Passeggiando si godono piccole vie, antiche corti, chiese, edicole religiose spesso ben restaurate e potrete incontrare un personaggio straordinario come Aurel Jonescu, che tanti anni fa è arrivato qui dalla Romania e nello spazio emozionante della chiesa di San Francesco dipinge icone sacre di grande bellezza, secondo la tradizione.
Marchirolo è anche paese di scultori e merita una visita l’importante Gipsoteca Spazio Scultura Pellini Bozzolo, che dal 1° maggio è stata trasferita nella nuova sede di via Carducci.
Adriano Bozzolo è stato un grande artista marchirolese che ha lavorato in giro per il mondo: un suo San Gerolamo si trova tra le guglie del Duomo di Milano, i suoi bronzi sono stati esposti (80 le esposizioni in tutto il mondo) al Kulturzentrum di Vienna, a Parigi, a Zurigo , a Berna, a Milano e alcune sue opere si possono vedere in siti prestigiosi come il Palazzo di Congressi di Lugano o gli Appartamenti Papali.
Dal 1996 la gipsoteca raccoglie a Marchirolo opere di grande importanza il cui valore continua a crescere soprattutto dopo le recenti scoperte fatte. Per esempio, il bronzo “Ragazza lombarda” di Eros Pellini si trovava nella camera d’albergo dove alloggiò il presidente Kennedy la notte prima dell’attentato a Dallas. Oppure, una versione in bronzo di “Giuda” di Eugenio Pellini, oggi si trova al Museo d’Arte Moderna di Palm Springs, in California.
Dal 15 giugno 2016 la Gipsoteca è aperta ogni mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 e si prevede di ampliare gli orari già dalle prossime settimane, aprendo il sabato e, probabilmente anche un altro giorno in settimana (per informazioni potete chiamare lo 0332 997130, interno 114).
Opere firmate Pellini e Bozzolo sono presenti anche nel cimitero di Marchirolo: il “Cristo in croce” di Eros Pellini si staglia dal primo piano dell’ala nuova; Adriano Bozzolo ha realizzato “Preghiera”, un’incantevole fanciulla inginocchiata e con le mani giunte; sulla tomba del padre, il figlio Eros ha scelto il bronzo del “Cristo in Getsemani” proprio di Eugenio Pellini, autoritrattosi in questa particolare iconografia della quale in Gipsoteca è custodito il bozzetto datato 1891.
All’esterno del cimitero, il “San Pietro” di Adriano Bozzolo, accoglie o saluta chi dalla Statale arriva o lascia Marchirolo. Il “Monumento ai caduti” di Eros Pellini, il cui volto è ispirato a quello della figlia Matelda, domina infine la piazza IV Novembre, dalla quale si può ammirare un suggestivo scorcio della Chiesa di San Martino.
Marchirolo è anche una meta ideale per passeggiate nel verde: dal paese in un’ora mezza, lungo il sentiero 3V ben segnalato da cartelli gialli, si arriva alla Chiesa di San Paolo, da cui si gode una splendida vista sul Ceresio. Proseguendo si arriva in località Monte La Nave da cui ci si può dedicare all’esplorazione della linea Cadorna.
O ancora partendo dalla località Campaccio, dopo aver attraversato un boschetto si raggiunge i nucleo abitato di Gaggio. Da qui, percorrendo la pista ciclabile realizzata lungo la massicciata della dimessa tranvia Varese – Ponte Tresa, si attraversa il bel Parco pubblico dell’Argentera nella vicina Cadegliano Viconago, dove si possono ammirare i mulini costruiti in stile neomedioevale.
Se la voglia di camminare non manca potrete scendere fino a Lavena Ponte Tresa seguendo il sentieri del Giubileo 2000 segnato dai cartelli cartelli serigrafati in legno con il simbolo del viandante (segnaletica orizzontale: SC (Sentiero Confinale) con segnavia a bandiera in vernice bianco-rossa).
Per pranzo e cena non mancano ristoranti, anche etnici, un agriturismo e bar. Ma attenzione se volete comprarvi il pranzo al sacco: c’è solo un piccolo negozio di alimentari.
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