Vent’anni fa la medaglia d’oro olimpica di Jury Chechi
Alle 6 del mattino del 29 luglio 1996 ad Atlanta l'atleta che si allenava anche a Varese conquista la medaglia d'oro olimpica
In Italia sono le 6 del mattino del 29 luglio 1996; un ragazzo toscano di 166 cm esegue un capolavoro di coordinazione, forza e agilità e regala a tutti gli italiani un’emozione unica. Quando le scarpe si schiantano sul materassino, le gambe si piegano e la schiena si raddrizza, Jury esulta, impazzisce dalla felicità e come lui tutti quegli italiani che dopo un’insonne notte sportiva si trovano seduti sul divano ad ammortizzare la caduta, come fossero loro a dover vincere un oro olimpico. Le note dell’inno di Mameli di quella notte, Jury sicuramente non le dimenticherà mai, ma probabilmente neanche molti di noi…
Sono passati vent’anni, ma per gli appassionati di sport sembra ieri. Era la notte tra il 28 e il 29 luglio 1996: Jury Chechi alle Olimpiadi di Atlanta 1996 volò letteralmente sugli anelli, vincendo la medaglia d’oro, la prima per l’Italia nella ginnastica dopo quella vinta da Franco Menichelli a Tokyo 1964.
Chechi vinse con un punteggio altissimo, pari a 9.887.
Nato a Prato nel 1969, soprannominato il Signore degli Anelli, ha dominato la specialità negli anni Novanta. I genitori lo chiamano Jury in onore del cosmonauta russo Gagarin.
Nel 1984 entra nel giro della nazionale juniores di ginnastica e si trasferisce a Varese per potere studiare e contemporaneamente allenarsi nella palestra della gloriosa Società Ginnastica Varesina, specializzandosi nella disciplina degli anelli. Dal 1989 al 1995, sotto la guida del suo allenatore Bruno Franceschetti, vince 6 titoli italiani consecutivi, i Giochi del Mediterraneo, le Universiadi, 4 titoli europei e 5 titoli mondiali.
La vittoria di Atlanta è arrivata dopo l’enorme delusione del 1992, quando non potè partecipare alle olimpiadi di Barcellona per la rottura del tendine d’Achille durante un allenamento. Ad Atene nel 2004 ha vinto un inatteso e meraviglioso bronzo.
Sposato con Rosella, da cui ha avuto Dimitri, nato nel 2003, e Anastasia, nata nel giugno 2005. Nel 2004 è stato nominato Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana.
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