Busto sogna nuovi sport e un museo, asse tra Stefano Ferrario e il Coni
L'assessore allo Sport ha incontrato il delegato del Comitato Olimpico Marco Caccianiga e ha presentato gli obiettivi dei prossimi mesi: "Voglio portare in città nuove discipline sportive e punto ad un museo dello sport"
Nell’eterna lotta tra Varese e Busto Arsizio da sempre lo sport (in particolare coi derby calcistici tra biancorossi e biancoblù) è stato uno dei campi in cui la competizione si è espressa con maggiore foga. Il nuovo assessore allo Sport Stefano Ferrario non vuole essere da meno e punta a portare a Busto Arsizio nuovi sport e nuove società sportive.
L’intento è quello di avvicinare il capoluogo che ha 130 società sportive attive contro le 80 di Busto e per farlo ha deciso di giocare la carta del Coni chiamando a Busto il suo successore come delegato provinciale del Comitato Olimpico, Marco Caccianiga, varesino doc e grande uomo di sport della città “rivale” di Busto.
«L’obiettivo è quello di ampliare ampliare il ventaglio dell’offerta sportiva a Busto Arsizio: vogliamo portare realtà come il baseball, il tiro con l’arco ma anche far tornare il rugby o il football americano e vogliamo farlo con il Coni» – ha detto Ferrario al delegato Coni.
Da parte sua Caccianiga non si è tirato indietro e ha subito proposto «una convocazione congiunta delle federazioni degli sport che a Busto non sono presenti per fare un punto della situazione e tracciare insieme una road map verso l’ampliamento di questa offerta».
Ferrario ha chiesto al delegato anche la possibilità di portare a Busto Arsizio per la prossima estate il modello Educamp: si tratta di un campo estivo polisportivo gestito e organizzato dal Coni nel quale, con esperti di scienze motorie e allenatori di diverse discipline sportive, si permette ai bambini di provare diversi sport con un’impronta didattica: «A Varese il metodo ha riscosso molto successo sia tra i ragazzi che tra i genitori – ha sottolineato Caccianiga – in questo caso è importante la collaborazione con l’amministrazione».
La risposta di Ferrario è stata immediata: «Abbiamo pensato che la collocazione ideale e rispondente ai criteri del Coni è il Museo del Tessile grazie alla sua versatilità per la presenza di una zona esterna e una zona coperta e per la sua non eccessiva lontananza dauna struttura come le piscine Manara».
L’occasione dell’incontro tra i due è stata sfruttata anche per lanciare l’evento del 17 settembre in città che si intitola “Busto in Sport” e che ricalca quanto fatto negli anni precedenti con “Trova e prova il tuo sport”, una vetrina per tutte le associazione sportive cittadine.
L’ultimo e più alto obiettivo dell’assessorato allo Sport targato Ferrario è la volontà di costituire a Busto Arsizio il museo dello Sport: «E’ un progetto che sto sviluppando in sinergia con l’assessore all’educazione Paola Magugliani – spiega – proveremo d approfittare dei bandi anche alla Fondazione Cariplo e della Fondazione del Varesotto per recuperare fondi».
Ferrario sogna una struttura che non metta in mostra solo magliette e cimeli ma che sia un luogo interattivo che attiri i giovani e le scuole di tutto il territorio. Nella sua testa il luogo dove realizzarlo c’è già ma non vuole svelarlo anche se tutto fa pensare all’ex-calzaturificio Borri: «Prima di dire qualsiasi cosa devo parlarne col sindaco e con la giunta ma – assicura – è uno dei miei obiettivi principali da assessore». Se ne tornerà, dunque, a parlare presto.
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