Indagato il responsabile del servizio veterinario provinciale

Il direttore del dipartimento di prevenzione veterinario dell’Ats Insubria (l’ex Asl di Varese), Eraldo Oggioni, è stato raggiunto nelle scorse settimane da un avviso di garanzia da parte della Procura di Varese che sta indagando su una vicenda di esercizio abusivo della professione veterinaria.

L’inchiesta, condotta in collaborazione con i Carabinieri di Mornago e con il Nucleo Guardie zoofile dell’Enpa, interessa un allevatore di cani di Rancio Valcuvia e un veterinario della zona che avrebbe agevolato l’allevatore in questione nel compiere l’ipotesi di reato. Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore di Varese Sara Arduini il direttore del dipartimento veterinario dell’Ats (che è anche un ufficiale di Polizia giudiziaria, ndr) avrebbe omesso, pur essendo venuto a conoscenza dei reati  nell’esercizio delle sue funzioni, di darne comunicazione all’Autorità Giudiziaria, limitandosi a darne comunicazione unicamente all’Ordine dei medici veterinari.

Secondo la Procura di Varese il veterinario amico dell’allevatore di cani di Rancio Valcuvia, avrebbe concesso allo stesso l’uso del timbro, i vaccini e i chip per microchippare i propri cani e quelli di un’altra persona. Una volta venuta a galla la vicenda il direttore Oggioni avrebbe avviato un’inchiesta interna e segnalato il fatto all’Ordine dei medici veterinari ma non avrebbe segnalato la condotta penalmente rilevante da parte dei due soggetti, all’autorità giudiziaria.

Il diretto interessato – contattato nel suo ufficio del dipartimento veterinario dell’Ats – ha preferito non commentare la vicenda.