Migranti: tensione alla stazione San Giovanni
Alcune decine di migranti accampati da oltre un mese e mezzo nel parco antistante allo scalo ferroviario hanno tentato di salire su un treno per la Svizzera ma sono stati bloccati da agenti in tenuta antisommossa
E’ stata una giornata di tensione quella vissuta oggi (sabato) alla stazione San Giovanni di Como quando un nutrito gruppo di migranti accampati da mesi nei giardini antistanti la stazione, ha cercato di salire su un treno diretto in Svizzera ma si è trovato le forze dell’ordine in tenuta antisommossa a sbarrargli la strada. La situazione, dopo alcuni momenti di tensione, è rimasta sotto controllo.
Da settimane i tentativi di attraversare il confine si susseguono e in ogni modo. Sta succedendo sempre più spesso che alcune di queste persone si nascondano tra i sedili o negli spazi per i bagagli, qualcuno si è addirittura infilato in una valigia pur di passare indenne i controlli della Polizia elvetica che, regolarmente, rispedisce in Italia queste persone.
Nel frattempo il Comune di Como ha individuato l’area ex-Rizzo per ospitare queste persone in maniera dignitosa e liberare il parco dall’accampamento a cielo aperto che ha raggiunto il tetto di 500 profughi.
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Ma è lecito che i poliziotti svizzeri rispediscano in Italia i clandestini che beccano? Se sono clandestini ci saranno delle norme elvetiche che regolamentano il fermo e l’arresto per procedere con i controlli e successivo reimpatrio? È possibile che la Confederazione Elvetica abbia delle norme sulla clandestinità che preveda semplicemente lo scarico delle rogne sui clandestini ai paesi confinanti?
Mai sentito dire che per passare una frontiera servono documenti in regola?
O la regola vale solo per gli Italiani?
A me è capitato di essere respinto alla frontiera svizzera perché avevo dimenticato la carta di identità.