Tigli di San Macario, la Sopraintendenza autorizza il progetto
Via libera al taglio degli 11 alberi previsto dal progetto. Tarantino: "Ennesima conferma che abbiamo operato correttamente"

“Esaminati gli atti,considerato che nel progetto l’Amministrazione ha individuato e conservato le alberature costituenti il “Viale delle Rimembranze […] questa Sopraintendenza autorizza…”
Atteso da mesi, è arrivato in Comune a Samarate il parere della Sovraintendenza ai Beni Culturali sul progetto di rinnovo di via 22 Marzo a San Macario, che prevede anche il contestato taglio di alcuni dei tigli sul viale che dal paese accompagna al cimitero. Ed è un parere che dà un doppio via libera al Comune per procedere.
Voci dell’arrivo della risposta della Sovraintendenza – attesa da tempo – si sono diffuse nella giornata di venerdì sulla pagina Facebook Bacheca Civica. In serata, il sindaco conferma: «Un parere favorevole senza alcuna limitazione, perchè è favorevole sia sul piano storico che su quello paesaggistico» sintetizza Leonardo Tarantino. «Siamo soddisfatti, eravamo convinti di aver portato avanti il progetto con attenzione ai diversi aspetti, quello della Sovraintendenza nei fatti è l’ennesimo parere che dà atto della correttezza da parte dell’amministrazione, che ha agito anche al di là di quanto era necessario per garantire al meglio tutte le esigenze. Non vogliamo dire di aver”vinto”, ma possiamo dire che questa è l’ultima parola necessaria . Nel tempo ci hanno sempre dato ragione, dalla Forestale alla Regione, alla Sovraintendenza».
Quest’ultima fase ha richiesto poco più di tre mesi, tanti ne sono passati dal 29 aprile, quando il Comune ricevette la lettera del Sovraintendente che richiedeva l’approfondimento rispetto ai motivi storici e paesaggistici: il Comune aveva poi risposto il 14 giugno con l’istanza che riportava anche il nuovo progetto redatto, che prevedeva di ridurre da 17 a 11 le piante da abbattere per garantire la costruzione di marciapiedi e ciclabile.
Ora bisognerà capire come si muoveranno invece chi – a vario titolo e da posizioni diverse – ha portato avanti con passione la battaglia per evitare il taglio dei tigli (il numero delle piante “condannate” era stato comunque ridotto, nel secondo progetto presentato dal Comune): ad esempio il Movimento 5 Stelle aveva dichiarato di considerare quella della della Sovraintendenza la risposta definitiva, mentre – sempre a titolo di esempio – Luigino Portalupi, alfiere degli Arancioni, ha ventilato l’ipotesi di un ricorso al TAR. Resta poi da vedere la posizione del Comitato formatosi – al di là di voci politiche – per portare avanti unitariamente la battaglia pro-tigli.
L’amministrazione, dal canto suo, ha le idee chiare, anche se non accende le ruspe da subito. «I lavori proseguiranno da fine mese, perché di fatto l’impresa ha già sospeso il lavoro per le vacanze» dice il sindaco Tarantino. «La strada è aperta da una settimana, i marciapiedi sono in gran parte terminati, a settembre si finisce». Dal punto di vista burocratico-amministrativo, è prevista un’ulteriore variante in corso d’opera – giudicata migliorativa – per finanziare l’acquisto di piante di tiglio, anziché di liquidambar inizialmente previsti (questo elemento viene ripreso esplicitamente anche dalla Sovraintenenza).
«Poi termineremo i lavori all’illuminazione pubblica e l’installazione di alcune panchine, anche queste aggiunte rispetto al progetto originario».
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