La Stagione Musicale diventa maggiorenne

Al via da ottobre i dieci concerti della diciottesima edizione della rassegna di musica classica

Tempo libero generica

La Stagione Musicale Comunale diventa maggiorenne. Venerdì 14 ottobre, al Salone Estense, prenderà il via la 18esima edizione della tradizionale rassegna con dieci appuntamenti di grande qualità.

Appuntamenti curati dal maestro Fabio Sartorelli, direttore della stagione classica fin dall’inizio: «Sono molto fiero di questa stagione, penso sia la più bella che io abbia mai realizzato – ha spiegato -. Scegliere gli ospiti da portare in città non è facile ma spero che ognuno di questi eventi possa sorprendere ed avere una forte attrattiva». Continua poi: «è bello vedere che le persone hanno imparato a fidarsi delle nostre proposte, sono diversi gli abbonamenti che abbiamo venduto a scatola chiusa».

L’entusiasmo di Fabio Sartorelli nel raccontare, uno ad uno, gli appuntamenti che fino a marzo porteranno ospiti internazionali in città è contagiosa. «Sono diverse le persone che credono che questa sia una stagione per pochi ma non è così. E’ una rassegna che fa breccia ad un pubblico più ampio ma la sala dei concerti ha 250 posti, non di più. Sono diverse le occasioni in cui abbiamo spostato i concerti in posti più grandi».

«E’ un programma che parla da solo, di altissima qualità, non c’è bisogno di aggiungere altro – ha commentato l’assessore alla cultura Roberto Cecchi -. Siamo molto contenti di questa nuova stagione e ringraziamo chi lavora e contribuisce per realizzarla. I varesini si scoprono grandi appassionati di musica classica e lo dimostrano le tante serate di tutto esaurito che si registrano ogni anno in occasione dei concerti in programma per quella che è una eccellenza culturale varesina» ha spiegato, per poi aggiungere: «La sfida è quella di lavorare ancora di più in questo senso per offrire in futuro ai varesini, e non solo, eventi culturali di eccellenza che possano attrarre a Varese un pubblico sempre più interessato alla nostra città e alle nostre proposte culturali e turistiche”».

Il programma della stagione 

Tanti auguri al “divino” Monteverdi

Ma cosa ci offre il cartellone 2016/17? Come sempre, dieci concerti tutti di qualità altissima. Uno, però, merita una premessa e una citazione speciale perché è dedicato a un artista davvero unico, un musicista che se fosse ancora fra noi, il 9 maggio del 2017 compirebbe 450 anni. Parliamo di Claudio Monteverdi un compositore forse meno noto al grande pubblico, ma non meno importante di un Mozart, di un Beethoven, di un Verdi. E soprattutto non meno rivoluzionario. Non c’è campo in cui il “divino” Claudio non eccellesse: dalla musica vocale da camera a quella operistica, dalla musica sacra a quella, più rara ma non irrilevante, destinata “alli istromenti”. Lombardo per nascita e per cultura, Claudio Monteverdi stupisce per la forza e il pragmatismo delle sue idee, ma anche per l’arditezza di certe soluzioni armoniche o per quel rivoluzionario rapporto fra musica e parola in cui la prima doveva semplicemente mettersi al servizio della seconda. Ebbene, a 450 anni dalla sua nascita potevamo dimenticarci di lui? Evidentemente no. Ed ecco allora che, seppure con qualche mese d’anticipo rispetto al suo compleanno (il concerto varesino si terrà il 5 febbraio), abbiamo invitato a celebrare il suo genio, uno dei più grandi interpreti monteverdiani oggi sulla scena mondiale: Rinaldo Alessandrini noto, oltretutto, per aver fondato quella eccellenza strumentale che va sotto il nome di Concerto Italiano. Insieme a loro troveremo sei grandi voci, tutte di assoluto riferimento nell’esecuzione di questo repertorio. Il programma? Semplicemente il meglio di una produzione di per sé eccelsa…

Antica ma non solo

Non sarà questa, però, l’unica incursione nella musica antica prevista dal nuovo cartellone 2016/17. Ne troveremo un ulteriore, piccolo assaggio anche nel programma dei mitici King’s Singers (27 gennaio), uno degli ensemble vocali più amati di sempre. Il cui programma, organizzato in “cartoline”, ora dal Regno Unito, ora dal confine, ora addirittura dal mondo intero ecc., prevede anche una sezione intitolata “Postcards from Renaissance Europe”, ossia una breve selezione di autori fiamminghi, maestri nell’arte del contrappunto e ambitissimi dalle corti italiane ed europee fra Quattro e Cinquecento.
Ma come da tradizione, a parte queste incursioni, alle quali si aggiungerà molto probabilmente un ulteriore omaggio all’antico (Leclair e Vivaldi, gli autori in programma) anche da parte del singolarissimo duo formato dal violino di Giuliano Carmignola e dal violoncello piccolo di Mario Brunello (19 febbraio), a dominare è il grande repertorio classico-romantico, con un particolare riguardo alle formazioni strumentali dal duo al quintetto. Di Mozart, ad esempio, ascolteremo complessivamente tre dei sei Quartetti che il compositore salisburghese dedicò al collega e amico Franz Joseph Haydn: il primo, eseguito a cura del giovane Quartetto Fauves (13 gennaio), sarà preceduto da “conversazione” con esempi musicali dal vivo, a cura di Fabio Sartorelli, il secondo e il quarto della serie saranno al centro di un successivo concerto che vedrà protagonista il celeberrimo Quartetto Casals (13 gennaio). Nel corso di quest’ultima serata, il Casals si trasformerà eccezionalmente in un quintetto grazie alla partecipazione straordinaria del primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il meraviglioso Alessandro Carbonare. Con questa formazione ascolteremo, sempre di Mozart, il Quintetto in la maggiore per clarinetto e archi KV 581.
Parliamo ancora di strumenti a fiato e di quintetti: molti ascoltatori ricorderanno lo straordinario entusiasmo sollevato dal recital del flautista Emmanuel Pahud nel corso della passata Stagione. Ebbene, l’entusiasmo fu ricambiato anche da parte del grande musicista, che ha di buon grado accettato di tornare anche quest’anno non più insieme al suo pianista abituale ma con quattro fra i più grandi strumentisti a fiato di Francia: l’oboista François Leleux, il clarinettista Pascal Moraguès, il cornista Radovan Vlatković e il fagottista Gilbert Audin. Il quintetto così composto si presenterà col nome di Les vents française sarà nostro ospite il prossimo 8 di marzo.
Un altro quintetto, questa volta costituito da un gruppo di archi e un pianoforte, nato dall’incontro di vere e proprie stelle nei rispettivi strumenti, ci regalerà invece il Quintetto “La Trota” di Schubert dopo una prima parte di programma ancora tutta da scoprire (4 dicembre). Questi cinque musicisti, riunitisi per la prima volta insieme in occasione del celebre Festival di Lockenhaus, sono il pianista Alexander Lonquich, il violinista Pekka Kuusisto, la violinista e violista Lily Francis, il violoncellista Nicola Alstaedt e il contrabbassista Knut Erik Sundquist. Un concerto che segna anche l’incontro di musicisti appartenenti a generazioni e culture differenti.

Due recital e un finale vocale

La ricca presenza di gruppi allargati, conferma, anche per la 18a edizione della Stagione Musicale Comunale la tendenza a privilegiare gli ensemble più o meno ampi e a ridurre la presenza dei solisti. Ne abbiamo inviati, infatti, soltanto due, entrambi collocati in apertura di Stagione: si tratta della violinista norvegese Vilde Frang (14 ottobre), artista superba, già nostra ospite quattro anni or sono e protagonista di un recital rimasto indelebile nella memoria di tutti i presenti, e del pianista canadese Louis Lortie (6 novembre) assente dal nostro palcoscenico da ben quattordici anni. In verità Lortie sarebbe dovuto tornare a Varese nel 2012, ma a causa di una brutta frattura a un braccio si vide costretto ad annullare tutti gli impegni artistici presi, compreso naturalmente anche il nostro. Al Salone Estense il grande pianista è comunque tornato, ma in incognito e da spettatore, per assistere dal retropalco, al concerto di una violinista tedesca nostra ospite.
La chiusura della Stagione è prevista all’inizio della prossima primavera, mercoledì 22 marzo, con il concerto vocale dedicato a Luigi Orrigoni presso la Basilica di San Vittore, affidato allo Swedish Radio Choir diretto da Peter Dijkstra. Il programma prevede, fra l’altro, una selezione di mottetti di Brahms e Mendelssohn: una chiusura in bilico fra emozioni musicali e riflessioni spirituali, prima della Pasqua.

Tutti i concerti saranno al Salone Estense con la sola eccezione dell’ultimo appuntamento previsto nella Basilica di San Vittore. Il prezzo dei biglietti è di € 25,00 mentre quello degli abbonamenti per nove concerti è di €170,00 (meno di 19 euro a concerto). Confermato il biglietto per i gruppi di almeno 10 persone (scuole, associazioni culturali, corali ecc.) con prenotazione obbligatoria entro e non oltre cinque giorni dal concerto richiesto: € 15,00 cadauno (email info@stagionemusicale.it). I giovani fino a 26 anni potranno acquistare un abbonamento agevolato per tutta la Stagione al prezzo di € 100,00 (circa 11 euro a concerto).

Programmi, curricula, foto sono disponibili sui siti internet
www.stagionemusicale.it –www.varesecultura.it

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2016
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