Troppe critiche e tensioni, si dimette il presidente di Sos Tre Valli

Alla base della scelta di Elisabetta Calzolari, tra le fondatrici dell'associazione, le polemiche legate ad una donazione. "Rassicuro tutti i cittadini che ci hanno aiutati"

Avarie

Elisabetta Calzolari, eletta presidente nel mese di ottobre 2015, socio fondatore di Sos tre valli nel lontano 1999 da 17 anni «impegnata nel volontariato per il territorio e le sue difficoltà» si è dimessa dai suoi incarichi con una lettera inviata ai volontari nella serata di ieri, lunedì 19 settembre.
SOS tre valli è un’associazione di pubblica assistenza  che garantisce servizio al territorio con servizi di emergenza/urgenza H24 e servizi di trasporto sanitario (dimissioni, trasferimenti, visite specialistiche, accompagnamento in ospedale per terapie salvavita,etc…).

Il presidente dice di aver puntato e investito, insieme ai suoi collaboratori, sul trasporto non urgente, «perché a differenza dell’emergenza dove qualcuno arriva sempre, per questo tipo di assistenza non vi è nessun obbligo di effettuazione del servizio ma proprio perché credendo nel territorio e nello stare a fianco alle persone ai margini, che richiedono aiuto al SOS tre valli si è voluto incrementare ed aumentare il servizio».

Alla base della scelta del presidente vi sarebbero le forti critiche mosse da alcuni componenti dell’associazione in merito alla donazione di un mezzo di servizio, un’ambulanza.

«Presento le mie dimissioni per delle dinamiche interne che stanno esaurendo il mio fisico e la mia mente, si è pensato di colpire me nel personale senza pensare che si stava andando a colpire qualcosa di più ampio: il servizio offerto al territorio e alle persone in stato di bisogno.
Voglio rassicurare tutti quelli che hanno investito tempo e denaro sotto mia richiesta, per far rifiorire un ente che stava sprofondando, che tutti i progetti e gli investimenti messi in campo saranno tutelati dalla sottoscritta anche se non più come Presidente e responsabile legale della associazione».

«Ho provveduto a mandare una lettera a tutti i volontari e dipendenti di cui riporto uno stralcio qui di seguito – conclude Elisabetta Calzolari – .  Mai e poi mai avrei voluto scrivere questa lettera in così poco tempo, ma i fatti e alcune persone mi hanno costretto a fare ciò.
Il nostro CDA è in carica da circa un anno, un periodo di tempo che seppur breve è stato ricco di eventi, a volte caratterizzati da momenti di gioia e unità altri da ostruzionismo e sgambetti. Sono fiera di tutto quello che ho fatto, perché ho usato sempre cuore e coscienza di una madre di famiglia; ho dovuto prendere scelte dure e per alcuni discutibili, ma l’ho sempre fatto pensando al bene della nostra associazione […]. Sono fiera e vado a testa alta di tutto quello che ho fatto, ma ormai la situazione per me è diventata insostenibile dal punto di vista fisico e psicologico”.
“Voglio ringraziare con il cuore in mano tutti voi volontari che continuate a credere in questa associazione e che avete a cuore il territorio e le persone che continuamente assistiamo […]. Dico grazie anche a voi dipendenti, che nonostante tutto continuate il vostro lavoro dimostrando parole di fiducia, affetto e comprensione per la decisione scelta. Ho ancora tanto da dare, forse non in SOS Tre Valli, ma continuerò a darlo per il mio territorio e per le persone che credono nell’essere ANPAS. …”»

di
Pubblicato il 20 Settembre 2016
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