Un concerto-spettacolo in onore di Enzo jannacci

In scena sabato prossimo con "Roba minima s'intend" il poliedrico attore Stefano Orlandi che renderàomaggio al grande cantante milanese ripercorrendo le tappe della grande cultura meneghina

Avarie

Un salto nella musica e nella cultura milanese per rendere omaggio ad uno dei suoi interpreti scomparso troppo presto: Enzo Jannacci.

Sabato 24 settembre, alle ore 21, nella splendida cornice del Teatro SOMS di Caldana, ci sarà un evento davvero speciale.

La serata avrà come protagonista il poliedrico attore Stefano Orlandi: diplomatosi nel 1996 presso La Scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano, socio dal ’98 della compagnia “A.T.I.R. – Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca” di Milano, oltre a svolgere il ruolo di attore e regista per numerosi spettacoli teatrali, ha partecipato ad alcuni film e vanta inoltre importanti collaborazioni (Il Piccolo di Milano, la Biennale di Venezia, l’Università dell’Insubria di Varese) continuando così il suo percorso di ricerca teatrale, spaziando dallo studio dei testi sacri al teatro sociale integrato per persone abili e diversamente abili, conducendo anche laboratori di formazione per educatori sociali.

Un attore a tutto tondo quindi, che a Cocquio proporrà “Roba minima…s’intend“, concerto-spettacolo in omaggio ad Enzo Jannacci: un percorso di musica, parole e immagini intorno alla figura del cantautore milanese e della Milano che ha raccontato nelle sue canzoni fin dagli anni ’60. Le canzoni sono introdotte, seguite, contaminate dalle parole di alcuni autori milanesi che danno vita a una carrellata di personaggi eccentrici, timidi o inquieti, ma sempre densi di quella umanità semplice e schietta di cui erano ricche le periferie popolari e le case di ringhiera della Milano negli anni ‘50-’60: si va da Beppe Viola, giornalista sportivo e ironico scrittore, grande amico di Jannacci, passando per Walter Valdi, uno dei capostipite del cabaret milanese, si incontra poi la periferia milanese raccontata da Giovanni Testori, per giungere alla poesia di Franco Loi, un genovese approdato da bambino a Milano di cui oggi ne è forse il più autorevole poeta dialettale.

L’accompagnamento musicale nonché gli arrangiamenti sono affidati a Massimo Betti (chitarra), Stefano Fascioli (contrabbasso), Giulia Bertasi (fisarmonica), musicisti milanesi con diverse esperienze sia nel campo del jazz che della musica per il teatro.
Lo spettacolo sarà a ingresso gratuito.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Settembre 2016
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