Uva, la procura generale impugna la sentenza
Sono stati i giudici di Milano, smentendo quelli di Varese, a chiedere il processo d'appello

La procura generale di Milano ha impugnato la sentenza di assoluzione di 2 carabinieri e 6 poliziotti per la morte di Giuseppe Uva. Una decisione prevista dal codice ma un po’ inusuale (solitamente è la procura della repubblica che impugna le sentenza di primo grado).
I magistrati di Milano fanno appello contro la sentenza della corte d’assise di Varese pronunciata il 15 aprile del 2016.
Nelle motivazioni il presidente Vito Piglionica scrisse che il processo aveva dimostrato l’insussistenza di atti lesivi su Giuseppe Uva e furono tutti assolti per non aver commesso il fatto.
La procura di Varese, infatti , durante il processo aveva chiesto l’assoluzione per tutti.
Si profila dunque un processo di secondo grado in corte d’assise d’appello a Milano. Giuseppe Uva morì il 14 giugno 2008 in ospedale, dopo che fu portato nella caserma dei carabinieri e sottoposto, nella notte, a un tso.
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E perché mai se la Procura della Repubblica di Varese aveva chiesto e ottenuto l’assoluzione, avrebbe dovuto impugnare una sentenza che le dava ragione?
Non sarà invece, come nel caso dell’omicidio di Lidia Macchi, che la Procura Generale di Milano si è dovuta prendere carico di indagini di fatto “congelate”, in quel caso da oltre vent’anni?