Varese, parola al presidente: “Ogni gara sarà dura, ma la gente ci darà la scossa”
Gabriele Ciavarrella dai brividi di gioia in Coppa all'esordio in campionato: «Per raggiungere gli obiettivi non lasceremo nulla al caso»
È vero, il campionato di Serie D inizia domenica (4 settembre) ma per chi ha a cuore le sorti del Varese la stagione agonistica è già iniziata eccome, con la vittoria in Coppa Italia sul neutro di Gozzano contro la Varesina e poi con quella all’ultimo minuto contro il Pontisola, con la stoccata in extremis di Scapini a lanciare i biancorossi. Partiamo da qui per la nostra chiacchierata con il presidente Gabriele Ciavarrella (foto di Ezio Macchi), per il secondo anno consecutivo alla guida del rinnovato Varese e con una sfida dura ma affascinante: abbreviare al massimo la permanenza della squadra tra i dilettanti.
Presidente Ciavarrella, nei giorni successivi alla vittoria sul Pontisola le si leggeva ancora in faccia la gioia per quel successo.
«Il Varese mi ha già fatto emozionare: i due colpi in Coppa Italia, seppure diversi tra loro, mi hanno dato grande soddisfazione. La partita con la Varesina è servita a darci subito certe risposte che attendevamo da parte dello staff e della squadra: cercavamo conferme al lavoro settimanale e sono puntualmente arrivate. Il gol di Scapini con il Pontisola invece è servito a scaricare tanta tensione accumulata nei 90′: ho vissuto la partita in mezzo ai tifosi, il momento della rete è stato da brividi».
Ora però inizia il campionato. Cosa si aspetta dal girone A di Serie D?
«Il nostro mister, Ernestino Ramella, ne ha viste tante e io sono d’accordo con lui quando dice che in questo torneo ogni partita sarà una battaglia. Non dovremo mai lasciare nulla al caso in particolare lungo la settimana: è lì che ci si prepara a raggiungere gli obiettivi. Detto questo, vedo ragazzi molto motivati: sabato scorso a Palazzo Estense i “nuovi” sono rimasti stupiti dall’affetto della gente. Hanno capito che a Varese onorare la maglia è una cosa bellissima e gratificante».
A proposito di gente: la campagna abbonamenti è poco oltre quota 600 e finora non è stata “galoppante”. Preoccupato?
«Vero, non è stata galoppante, però negli ultimi giorni ha ripreso vigore come mi aspettavo. All’inizio c’è stata qualche polemica sui prezzi che ha rallentato le operazioni, però io credo che non si debba fare il confronto con la scorsa stagione, quando le tessere erano a prezzo davvero promozionale. Guardando i prezzi delle altre squadre poi, i tifosi stanno capendo che i nostri sono assolutamente in linea: voglio anche ricordare che il Varese gioca in un impianto che per mille ragioni ha costi e problematiche superiori agli altri di questa categoria. Ma sono fiducioso che la vendita delle tessere andrà bene da qui alla fine».
Sempre a proposito di stadio: le iniziative estive hanno creato diversi problemi.
«La nostra idea era quella di aprire il Franco Ossola anche nei mesi senza calcio per far vivere gli spazi dello stadio. Con il senno di poi e visti i problemi che ci sono stati, dal rumore al deterioramento del manto erboso, non penso che riproporremo questa iniziativa. Ora però stiamo recuperando terreno: i lavori di sistemazione procedono e per la prima in casa l’11 settembre Masnago sarà pronto».
Torniamo sul calcio. C’è una trattativa, tra quelle di questa estate, che le ha dato particolari soddisfazioni?
«Anzitutto credo che con Paolo Basile e Alessandro Merlin la società abbia fatto un ottimo mercato, tra l’altro chiudendo il “bilancio” con meno spese rispetto al budget previsto. Detto questo la risposta è “no”: non c’è un’operazione più importante delle altre. Però sono felice che siano rimasti certi nostri giovani (Lercara, Zazzi, Simonetto ndr) e che siano arrivati altri under che mi sembra siano di grande valore (al presidente piace molto Bonanni ndr)».
Per chiudere torniamo al presente. Domenica a Cuneo ci sarà già un bel banco di prova, non crede?
«Sì, è trasferta lontana e insidiosa e non a caso partiremo sabato per un mini ritiro per essere al meglio. Purtroppo non avremo Giovio (squalificato ndr) ma i presupposti rimangono buoni. E poi sarà bellissimo vedere anche a Cuneo tanti nostri tifosi che, sono parole loro, non si fanno certo fermare dal prezzo del biglietto (15 euro nel settore ospiti… ndr). Non faccio pronostici, ma posso garantire che il Varese farà del proprio meglio e giocherà la sua partita: con tanti tifosi alle spalle tutto diventa ancora più bello».
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