Accademia Marchesi: Galimberti dice sì, Zanzi dice no
Villa Mylius a uno snodo: lo chef è tranquillo, ma il vicesindaco è contrario
E’ dibattito aperto, sulla stampa, in merito all’Accademia del gusto e della musica che dovrebbe sorgere a Villa Mylius, l’immobile comunale che sarà dato in concessione per 30 anni alla fondazione dello chef Gualtiero Marchesi. Il progetto e la convenzione erano stati approvati dalla giunta di Attilio Fontana, ma ora la nuova giunta di Davide Galimberti deve decidere che cosa fare.
Sul futuro c’è una divergenza di opinioni nella maggioranza. Il sindaco Davide Galimberti ha dichiarato alla stampa che l’Accademia si farà. Gualtiero Marchesi ha affermato che si incontreranno il 17 ottobre per definire i dettagli. Il vicesindaco Daniele Zanzi ha invece dichiarato che lui non è d’accordo. Lo ha ribadito anche ieri, e d’altronde, la contrarietà all’Accademia, era uno dei punti più chiari della sua campagna elettorale: “In quella sede ci andrebbe una accademia del paesaggio, o di altre attività tipiche della nostra terra, non c’entra nulla il gusto” ha dichiarato più volte.
Zanzi rimane di questa opinione e dunque anche la maggioranza si va distinguendosi: la lista Varese 2.0 è contraria, la lista Galimberti è invece (probabilmente) favorevole. Nel Pd il capogruppo Luca Conte è favorevole (ma rivedendo la convenzione) mentre aveva condotto in passato una battaglia contro quella convenzione Fabrizio Mirabelli.
L’intervento prevede per la maggior parte un contributo con soldi pubblici e anche questo ha sempre suscitato dibattito. Inoltre, seppure molti considerino una grande occasione avere Gualtiero Marchesi a Varese anche in alcune riunioni tecniche a Palazzo Estense, in passato, erano giunte alcune considerazioni sul fatto che nella Fondazione sono presenti nei punti strategici membri della famiglia Marchesi che sono artisti del pentagramma, più che del fornello.
(Nella foto, la firma della convenzione nel dicembre del 2015)
IL PIANO DEI COSTI
Il costo complessivo degli interventi di ristrutturazione è pari a 6.450.600 la cui copertura è garantita da Regione Lombardia, per un importo massimo di 3.225.000 e comunque non oltre il 50% dei costi sostenuti; Comune di Varese per 1.725.600; Fondazione Cariplo per 1.000.000; Fondazione Gualtiero Marchesi per 500.000
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