“Accogliamo i veri profughi, non siamo razzisti”

Il comitato, lanciato qualche settimana fa da Lattuada e Sabba in piazza per raccogliere firme, difende gli abitanti di Gorino, attacca chi vuol far lavorare i richiedenti asilo ma apre allo Spraar

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Hanno già raccolto 1200 firme a sostegno della loro campagna contro quelli che definiscono i “profughi”, tra virgolette «perchè questi rappresentano la classe media africana e non i veri perseguitati».

Il comitato lanciato da Matteo Sabba e Checco Lattuada è tornato sabato in piazza San Giovanni per riaccendere un faro dopo le parole di monsignor Pagani che aveva puntato il dito contro coloro che vanno in chiesa ma sono contro l’accoglienza dei migranti: «Le sue parole andrebbero spiegate meglio – sostiene Lattuada – cosa intende dire? Che noi non possiamo più mettere piede in chiesa? Che due assessori dell’attuale giunta non sono cattolici? Il suo messaggio, apparentemente rivolto a tutti, sembrava essere indirizzato ad alcune persone in particolare. Questo non lo possiamo accettare».

Lattuada e il comitato rispondono anche all’iniziativa del Comune di Varese che ha annunciato l’avvio di un progetto di ringraziamento e restituzione per far lavorare alcuni profughi ospitati nella Città Giardino: «Farli lavorare gratis è schiavismo – attacca Lattuada – l’idea del Prefetto Morcone è semplicemente ridicola e aggiungiamo che far gestire sui territori questo flusso ai Prefetti è completamente sbagliata. Queste figure di epoca napoleonica non ha più motivo di esistere».

Infine il comitato solidarizza con i cittadini di Gorino che hanno eretto barricate contro un pullman di profughi diretto all’ostello del picolo paesino su richiesta del Prefetto di Ferrara: «Tutti a dare addosso ai residenti che si sono opposti perchè quelle erano donne, qualcuno ha anche caricato aggiungendo la balla dei bambini che non c’erano – spiega ancora Lattuada – ma un paesino di 700 anime non può sopportare senza consegienze la presenza di 20 migranti, che siano donne o uomini».

I promotori del comitato, però, non ci stanno ad essere tacciati di razzismo e si dicono disponibili a ragionare sulla possibilità di accogliere i migranti che hanno ottenuto lo status di rifugiato:«Siamo disponibili ad un’accoglienza che sia gestita in maniera diversa sull’esempio della rete Spraar». Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati che si occupa dell’accoglienza di secondo livello. Peccato che il Pd l’abbia proposto da tempo e nessuno dell’area di riferimento di Lattuada e Sabba, compresa Busto Grande, abbia mai sostenuto questo tipo di proposta.

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 31 Ottobre 2016
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