“Area cani, perchè non nel parco nell’area ex Alceste Pasta?”

Una nuova proposta per individuare l'area su cui realizzare lo spazio pubblico. "Costerebbe meno e sarebbe pronto in tempi rapidi"

via Locarno Samarate

«Perchè non si può mettere l’area cani al parco dell’ex Alceste Pasta? È un’area già attrezzata, sarebbe pronta in poco tempo e senza spese». La proposta è dell’ex consigliere comunale Eliseo Sanfelice, oggi animatore della Bacheca Civica Samarate: s’inserisce nel dibattito sulla futura area per cani, il cui progetto di massima è stato presentato dall’amministrazione comunale venerdì scorso (qui).

«Io sono d’accordissimo a realizzare un’area cani» premette Sanfelice.  «Certo non mi piace l’annuncio “renziano”: non mi piace che si faccia un annuncio senza poi avere i soldi per realizzarlo» (attualmente l’amministrazione confida di intercettare fondi privati per la costruzione e la gestione).  «Ben vengano i privati, ma una soluzione alternativa c’è già: c’è il parco Alceste Pasta, che è già attrezzato e di fatto poco utilizzato da altri. Non si può usare quello? Perchè  spendere 12 mila euro e avviare  l’iter burocratico per cambiare destinazione d’uso?» continua Sanfelice. «Tempo per realizzarlo: mezz’ora per mettere un cartello e un distributore di sacchetti».

«Realizzare lì l’area cani sarebbe un modo per valorizzarlo: oggi è poco utilizzato, quasi poco percepito come spazio pubblico, è usato solo dai residenti delle palazzine appena alle spalle. Che erano le stesse palazzine dove erano stati accolti alcuni profughi, poi spostati in tutta fretta dopo le prime polemiche. Sembra che ogni problema in quella zona ex Alceste Pasta sia tenuto lontano, vien da chiedersi che santi in paradiso hanno». In ogni caso, Sanfelice è convinto che quella di via Locarno sia la soluzione giusta, più economica e rapida da realizzare.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 03 Ottobre 2016
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