Perché non c’è la raccolta a domicilio del verde?
18 Ottobre 2016
L’amministrazione comunale invita i varesini a mantenere in ordine i giardini privati provvedendo entro il 30 novembre a potare siepi ed alberi che sporgono su marciapiedi e strade.
La campagna vuole evitare che la vegetazione privata incolta oscuri la visibilità di targhe e cartelli stradali, occupi la carreggiata danneggiando la carrozzeria delle vetture o parte dei marciapiedi obbligando spesso i pedoni a camminare sulla strada, e in molti casi limita la visibilità soprattutto agli incroci stradali.
Dopo il 30 novembre sono previste sanzioni da 169 a 679 euro per coloro che non adempiranno a tale obbligo che comporta almeno un impegno annuale per i proprietari di giardini confinanti con la pubblica via.
La minaccia di sanzioni in presenza dell’attuale obbligo di portare gli scarti vegetali al centro di raccolta di via dell’Ecologia, incoraggerà l’abbandono di tali rifiuti nei boschi in quanto il luogo di conferimento è molto scomodo e legato ad orari che non tutti possono rispettare.
Potrebbe essere l’occasione per cominciare ad aiutare le famiglie e l’ambiente raccogliendo a domicilio gli scarti vegetali come già fanno altri comuni (Travedona Monate o Induno Olona),oppure prevedere più aree di conferimento degli scarti stabilendo un calendario simile a quello in atto per la distribuzione dei kit per la raccolta differenziata.
Un’area dismessa che si potrebbe prestare allo scopo di accogliere gli scarti dei giardini di Sacro Monte o S:Ambrogio si può trovare in viale Aguggiari 174, dove basterebbe dislocare un grande contenitore mobile per accogliere l’affluenza straordinaria di vegetazione che dovrà essere tagliata in meno di un mese e mezzo.
Un’altra potrebbe essere l’area Enel abbandonata all’inizio di viale Belforte, ma ciò potrebbe disturbare i clandestini che la frequentano, altra ancora il Piazzale Staffora ecc, il concetto è che sarebbe meglio individuare più punti di raccolta per agevolare tale obbligo.
Probabilmente anche questa proposta non sarà recepita come è già successo per una riguardante la raccolta dell’olio vegetale che si continua a buttare nei lavandini e che va ad inquinare il lago.
In ogni caso prima di comminare sanzioni ai cittadini, si dovrebbe provvedere alla pulizia di tombini ostruiti da tempo che contribuiscono al dissesto delle sedi stradali e creano difficoltà ai pedoni nelle giornate piovose.
Cordiali saluti.
De Maria Domenico
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