Caianiello: “No a Magrini, il Pd sia ragionevole”

Il leader di Forza Italia offre ai democratici collaborazione: "Non facciano tutto da soli. Il loro muro contro muro, nella passata amministrazione, ha fallito"

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Forza Italia vorrebbe larghe intese in Provincia. La sintesi è nostra, perché in realtà il leader Nino Caianiello rifiuta la formula (“siamo alternativi”). Tuttavia lancia un messaggio preciso al Pd,  il partito che ha ottenuto la maggioranza relativa con la lista “Civici e Democratici”: formuli una proposta per governare l’ente.

NO ALLA VICEPRESIDENZA DI PARTE

“Per essere chiari – rimarca l’esponente forzista – se ci vogliono proporre Marco Magrini della lista Esperienza Civica come vicepresidente, allora vuol dire che il Pd vuole fare da solo e non intende collaborare – osserva Caianiello – va tenuto in conto che la Legge Delrio non parla mai di maggioranza e minoranza e ci sono delle competenze che devono essere affrontate e che interessano ai cittadini. Se la scelta della vicepresidenza cade su Magrini, esponente di una lista che ha preso solo 2 seggi, quando esiste un’altra lista, quella della Lega Nord, che ne ha presi 4, e Forza Italia ne ha presi 3, vuole dire che si ragiona ancora in termini di maggioranza e minoranza. Ci vorrebbe invece un vicepresidente di garanzia per l’intero consiglio”.
Caianiello inoltre è un po’ tranchant con Magrini, ex compagno di partito che per anni è stato l’uomo forte della Valcuvia: “Ha detto che hanno perso i partiti, però gli farei notare che 14 consiglieri su 16 fanno riferimento ai partiti. Ci dovrebbe spiegare che cosa sia. E’ dell’Ncd di Lupi che va verso Renzi?”. Caianiello parla inoltre di “ricatto di Magrini”. E sottolinea che la lista Esperienza civica ha eletto come secondo il sindaco di Mornago Tamborini, il quale “ha avuto il voto di Malerba ed è un esponente dell’Udc“.

GOVERNARE CON I SINDACI DEL CENTRODESTRA

La richiesta di larghe intese ha un solido aggancio pratico. Può sembrare strano, ma governare oggi il consiglio provinciale è  un affaruccio un po’ complicato. Il punto che sottolinea il leader forzista Caianiello è che per ottenere risultati su rifiuti, acqua e gas occorre accordarsi con i comuni che costituiscono la maggioranza di quei servizi e quindi Gallarate, Busto Arsizio e Saronno, dove Forza Italia e Lega Nord sono in maggioranza. Secondo Caianiello, nei primi due anni dell’amministrazione provinciale di Gunnar Vincenzi, la maggioranza proprio per questo motivo non ha ottenuto i risultati sperati: “Su ato, alfa e accam – osserva Caianiello – ovvero sulla gestione dei servizi pubblici, la Provincia è ferma. Speriamo che quest’anno, almeno, siano in grado di dare l’appalto per il sale sulle strade, perché i cittadini lo chiedono”.

DIVISIONI NEL PD

Infine Caianiello sottolinea che il Pd ha comunque bisogno di un perimetro più ampio di manovra anche perché ha un problema al suo interno: “Sono emerse – dice – chiare differenza sull’impostazione di Alfa tra il consigliere Mariani, che ha ribadito la scelta sulla società pubblica, e il sindaco Galimberti che invece ha parlato di una nuova apertura ai privati. Il risultato – conclude – è che mi chiedo oggi chi comandi nel Pd. Un esempio?  Luca Paris di Varese avrebbe dovuto essere il più votato e invece gli sono mancate le preferenze, segno che c’è un problema nel partito”.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 17 Ottobre 2016
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