Conceria Fraschini, la Regione sosterrà il piano di caratterizzazione
Due comuni uniti per capire quali sostanze sono presenti nei terreni del grande insediamento produttivo della Valle posto sotto sequestro
Oggi la conceria Fraschini è chiusa, l’area è sotto sequestro e c’è un curatore fallimentare.
Ma le procedure per venire a capo delle sostanze presenti nei terreni circostanti devono ancora incominciare.
Si tratta di capire, con analisi, quali siano gli elementi da “lavorare” nella bonifica successiva, per riportare la zona di fondovalle come era un tempo: basta allontanarsi di qualche decina di metri dalle installazioni produttive con le porte sbarrate per trovare una natura rigogliosa, con alberi e un fiume, il Boesio, che porta acqua al Lago Maggiore.
Ma dietro questo verde, bisogna capire cosa si nasconde.
Per questo in consiglio comunale a Brenta questa sera verrà approvata una convenzione che con Cittiglio permetterà di dare il via alla gestione degli interventi urgenti di messa in sicurezza e bonifica dell’ex conceria ubicata in ambito sovracomunale, cioè sulle superfici di entrambe i comuni.
«Ora l’area si trova sotto sequestro – spiega il sindaco di Brenta Ballardin – E grazie alle pressioni dei comuni, siamo riusciti a coinvolgere Regione Lombardia che metterà i 50 mila euro per il piano di caratterizzazione. Si tratta di rilievi utili per sondare i terreni e verificare quali sostanze siano presenti».
Il comune capofila sarà Cittiglio e i lavori verranno affidati ad un’impresa specializzata in queste misurazioni. Una volta approvata la convenzione dai consigli comunali, si passerà alla fase diretta di assaggio dei terreni.
E poi? «E poi la Regione dovrà decidere come intervenire – spiega Ballardin – . Ma prima è necessario conoscere cosa c’è, per decidere le modalità di bonifica».
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