Decathlon al Ponte di Vedano: un “tavolo” per trovare una soluzione
La Provincia guiderà un tavolo di mediazione tra Regione, investitori privati, Comuni, per trovare un accordo sulla soluzione viabilistica
Un tavolo di lavoro tra Regione, Comuni, la proprietà di Decathlon e Provincia, per risolvere il problema della riqualificazione dell’area ex Sottricci. È quello che è stato presentato giovedì mattina, 6 ottobre, a Vedano Olona «per trovare una soluzione alla bonifica e al recupero dell’area dismessa e non perdere l’interesse degli investitori».
Infatti, l’ultima conferenza dei servizi della Regione aveva dato il parere favorevole alla realizzazione del centro Decathlon, dopo aver già dato il via libera alla realizzazione di Bricoman. Tutto però era subordinato a una pesante prescrizione: la realizzazione di uno svincolo “pendolo” prima di arrivare, dalla Varesina, al Ponte di Vedano, con tanto di spostamento del torrente Quadronna e doppia rotonda (che si andrebbero ad aggiungere a quelle esistenti al Ponte). Questa “prescrizione” da parte della Regione farebbe però lievitere del doppio i costi di investimento da parte di Decacthlon «e non siamo nemmeno convinti che possa risolvere i paventati problemi viabilistici visto che non tutti i mezzi potrebbero transitare nel sottopasso, in quanto si andrebbe sotto la quota di esondazione del torrente» spiegano dal Comune di Vedano.
Sul tavolo è quindi rimasto in discussione anche il primo progetto viabilistico: una maxi-rotonda, realizzata, arrivando dalla Varesina, prima del Ponte di Vedano, con ingresso doppio per ogni strada e collegamento con l’ingresso di Pedemontana su una strada a 6 corsie.
«I due progetti non sono definitivi per nessuno e si possono trovare soluzioni condivise – ha spiegato il sindaco Cristiano Citterio -. Il ruolo del tavolo coordinato dalla provincia avrà proprio questo compito. Non ci sono tempi burocratici certi, ma auspichiamo che si possa arrivare a breve a un intento comune. È un’occasione che tutto il territorio, non solo Vedano, non può perdere. Per questo la Provincia di Varese si farà carico di coordinare la ricerca di una soluzione condivisa per non perdere l’occasione di rilancio per quest’area dismessa. Esattamente come è avvenuto con l’ex Alfa di Arese». I comuni che hanno dato già parere favorevole e che parteciperanno al tavolo sono, oltre a Vedano, anche Lozza, Malnate, Binago, Venegono Superiore e Castiglione Olona.
All’incontro di presentazione del tavolo era presente il presidente della Provincia, Gunnar Vincenzi: «Ci rendiamo conto che il recupero di questa area, sia ambientale che produttivo, è importante. Facciamo un appello a coloro che devono intervenire sull’opera e a Regione Lombardia per risolvere la problematica dello snodo viabilistico. La mission della Provincia è quella di essere un ente facilitatore al fianco dei comuni: per questo motivo siamo qui oggi, per sostenere questa iniziativa interessante per il territorio. In alternativa questa area, lasciata così, porterebbe ulteriore degrado e abbandono per i prossimi anni».
Presente anche il consigliere provinciale Paolo Bertocchi: «Questi interventi possono essere realizzati solo se si mette il privato in condizione di intervenire. Il fatto che tutti i comuni abbiano dato parere positivo è evidente che l’occasione sia storica. Il rischio è che si chiuda il percorso e che per anni difficilmente potrà essere recuperata quest’area. Ci auspichiamo che il traffico di Pedemontana, che anche il presidente Di Pietro ha ammesso essere inferiore del 70 per cento alle aspettative, non sia la beffa per far evitare ulteriori investimenti».
L’assessore all’urbanistica di Vedano, Giorgia Adamoli, non ha dubbi: «La soluzione proposta da Regione è sovradimensionata, ha un ulteriore consumo di suolo e non è necessaria al territorio. Speriamo che il tavolo di confronto comune possa permetterci di non perdere questa importante occasione di recupero».
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