Fusione in Valle, la comunità di Duno a raccolta
Venerdì sera le famiglie di residenti nel minuscolo centro della Valcuvia si troveranno in un’assemblea pubblica. Il sindaco: «Un’opportunità che non possiamo perdere»
«Tre comuni, tre specificità da portare in dote». Sarà la formula proposta dal sindaco Francesco Paglia, nuovo amministratore di Duno dalla primavera scorsa, a imporsi come chiave di volta per generare la seconda entità frutto di fusione nell’Alto Varesotto dopo la nascita di Maccagno con Pino e Veddasca? Lo sapremo tra un anno e mezzo, la data in cui questo processo verrà posto a termine.
Ma nel frattempo ci sono molti passaggi obbligati, utili per capire, necessari per ascoltare, soprattutto per ascoltare ciò che i cittadini hanno da dire su questo processo che porterà alla creazione di fatto di un nuovo comune.
«Guardi, le faccio un esempio: 3 anni fa Duno ha ricevuto dallo Stato 40 mila euro in trasferimenti. Quest’anno 10 mila. E sa cosa vuol dire? Che se devo gestire un servizio come quello del trasporto di anziani o bambini a Canonica, rischio di doverlo far saltare perché non ho soldi in cassa».
Qui da queste parti, coi negozi che chiudono e le persone che se ne vanno, anche comprare un litro di latte può diventare un problema. Però siamo in un paradiso terrestre, mezza montagna, tantissimo verde.
E qui entra in gioco la faccenda delle “doti”.
«Il nuovo comune sarà un mix di tre vocazioni – spiega Paglia . Cuvio ha una vocazione industriale, sebbene vi siano molti problemi legati ad alcune aziende (vedi Mascioni ndr) dovuti alla crisi. Cuveglio ha una vocazione legata ai servizi. Duno, invece ha una netta vocazione turistica. Far confluire queste tre “doti” in un unico comune rappresenta a mio avviso una carta vincente, non solo dal punto di vista economico, ma anche politico».
Il sindaco si riferisce al peso specifico di un paese di pochi abitanti in un processo costitutivo di questa nuova entità: «Un conto è entrare in una fusione già fatta – spiega – . Un conto è far parte dei soggetti fondatori, che possono far sentire la loro voce».
E i cittadini di Duno come la pensano? «Sentiremo domani sera – dice Paglia – . La preoccupazione che può emergere è quella di venir considerati come periferia di un grosso comune e questa può essere una considerazione legittima. Credo tuttavia che devi sentirti preoccupato se non sei in grado di portare avanti una tua identità culturale e territoriale. Cosa che invece faremo valere: fa parte di uno di quei valori che porteremo nel progetto».
All’appuntamento di domani sera, venerdì 28 ottobre alle 20.30 presso il salone G.Borgato, parteciperanno a oltre che al sindaco anche il presidente della comunità montana e sindaco di Cuveglio Giorgio Piccolo e Giuseppe Cardillo, segretario comunale e giurista delle pubbliche amministrazioni.
Intanto si muove dell’altro sul tema fusioni, perché anche un altro comune coinvolto in questo processo si sta preparando ad un incontro pubblico, Cuvio: l’appuntamento è per il 18 novembre al “Salone teatro” alle 21. Tema della serata: “Fusione dei comuni, quali prospettive per Cuvio”.
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