Il Comune concede il diritto di superficie per il teleriscaldamento

Il progetto di A2a su un'area di mille metri quadrati. A Milano già 100mila case allacciate alla rete. Tasca: “Valorizziamo la sostenibilità ambientale”

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Continua il percorso sulla via della sostenibilità ambientale da parte del Comune di Milano. Con 28 voti favorevoli, 3 contrari e 8 astenuti, il Consiglio comunale ha approvato la delibera che concede il diritto di superficie a favore di A2a Calore & Servizi srl per nuovi impianti di teleriscaldamento. L’area interessata, di proprietà comunale, è di mille metri quadrati e si trova in via Boffalora, accanto al deposito Atm.

Per l’assessore al Bilancio e Demanio, Roberto Tasca “questa delibera sostiene il processo di trasformazione della produzione di calore che la città affronta da alcuni anni e che ha l’obiettivo, attraverso l’innovazione tecnologica, di valorizzare la sostenibilità ambientale”.

Il progetto consiste nella realizzazione di quattro serbatoi di accumulo termico ed ha già ottenuto il parere favorevole di Atm. L’intervento costituisce il completamento di un impianto di cogenerazione e di un impianto di potenziamento (di 6.000 e 1.600 metri quadrati) già realizzati nel 2000 e nel 2007 nelle aree adiacenti, concesse in diritto di superficie ad A2a.

Il nuovo intervento favorirà lo sviluppo ulteriore dei 150 km di rete di teleriscaldamento a Milano. Un percorso che permette di sostituire i vecchi impianti inquinanti a gasolio e a metano e che sta dando buoni risultati: a fine del 2015 erano 100mila gli appartamenti privati allacciati alla rete di teleriscaldamento, il 10% in più rispetto al 2014.

Novità positive anche sul fronte dell’edilizia residenziale di proprietà del Comune: il 70% dei 28mila alloggi è alimentato a metano o allacciato alla rete del teleriscaldamento. MM Spa, gestore per il Comune delle case popolari, in un solo anno ha raddoppiato la percentuale delle centrali termiche allacciate alla rete convertendo vecchi impianti a gasolio.

Buone notizie per la sostenibilità ambientale anche sul fronte delle case Aler del quartiere Lorenteggio dove, grazie ad un protocollo d’Intesa tra Comune, Regione Lombardia e Aler, è previsto un progetto di riqualificazione urbana che interesserà 2.667 alloggi (di proprietà Aler), con interventi che riguardano anche l’ecoefficientamento.

Per prossimi 10 anni il Comune ha anche previsto, come obiettivo strategico, l’estensione della rete di teleriscaldamento agli edifici attualmente alimentati a gasolio. Gli stabili comunali (uffici amministrativi, scuole, musei, biblioteche) sono invece alimentati da impianti a metano e, in modo sempre più frequente, sono raggiunti dal teleriscaldamento.

Nell’ultimo triennio circa 40 immobili del Comune sono stati raggiunti dalla rete di teleriscaldamento di A2a. Oltre a Palazzo Marino, la Scala e la Galleria Vittorio Emanuele, tra gli edifici più importanti allacciati alla rete di A2a sono il Palazzo di Giustizia, Palazzo Reale, il Comando centrale della Polizia Municipale di Piazza Beccaria e gli edifici storici di via Larga, via Dogana, il Duomo di Milano e la Veneranda Fabbrica del Duomo.

L’arrivo del teleriscaldamento in questi stabili ha consentito di risparmiare complessivamente 3.895 tonnellate di Co2, 485,9 kg di Pm10 e 855 Tep e di evitare l’utilizzo di 2.800.000 litri di gasolio e 700.000 mc di metano. Le centrali a gasolio sono già state quasi del tutte sostituite. Il Comune di Milano inoltre è molto attivo nell’attività di controllo caldaie negli edifici privati, e supera costantemente la soglia prevista dalla legge regionale del 5%.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Ottobre 2016
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