Il destino della ex-Peplos infiamma i castellanzesi
Il sindaco Cerini ha spiegato i termini del nuovo accordo che sostituisce quello firmato dalla giunta Farisoglio. Molte domande da parte dei cittadini, critiche da Palazzo e Caputo
Buona partecipazione di cittadini all’incontro pubblico sull’accordo tra Amministrazione e Inghirami Itc sull’area ex-Peplos. La sala conferenze della biblioteca di Castellanza era piena di cittadini intervenuti per ascoltare la presentazione del nuovo accordo sotto scritto dalla giunta in sostituzione di quello firmato dall’amministrazione guidata da Fabrizio Farisoglio.
Il sindaco Mirella Cerini ha spiegato i termini del nuovo accordo che prevede il ritorno dell’area della vecchia stazione in via Pomini, nelle mani dell’amministrazione comunale, mentre la Inghirami non cederà più l’area sulla sponda sinistra dell’Olona al Comune sulla quale sarebbe dovuto sorgere il Bosco Cantoni. Sempre nello stesso accordo è stato deciso di diminuire la superficie commerciale, eliminare il ristorante e realizzare ambulatori in accordo con la dirimpettaia clinica Humanitas.
Il primo cittadino ha cercato di spiegare – soprattutto dopo le tante polemiche da parte dell’opposizione che ha anche presentato un esposto alla Corte dei Conti ipotizzando un danno erariale – i benefici che questo nuovo accordo porterà alla città mettendo nero su bianco i numeri dell’operazione: «La Itc Cantoni si è impegnata per 1,5 milioni di euro con la città tra oneri primari e secondari, contanti (400 mila euro in due tranche) e il terreno sulla sponda destra dell’Olona di circa 16 mila mq».
La Cerini ha anche spiegato il perchè sia stata presa questa decisione: «Quando abbiamo chiesto ad Inghirami più tempo per effettuare delle valutazioni – ha spiegato – la risposta è stata quella di voler intraprendere le vie legali per far valere la convenzione. A quel punto abbiamo deciso di chiedere una revisione dell’accordo preso dalla precedente giunta e abbiamo concluso con quelle che a noi sembrano delle migliorie rispetto alla convenzione originaria».
Molte le domande e le richieste dei cittadini castellanzesi che hanno chiesto chiarimenti e partecipazione vera nelle decisioni. C’è chi, come l’ex-assessore all’Urbanistica Maurizio Frigoli, ha criticato il nuovo accordo; qualcuno ha chiesto interventi per la via Bettinelli che si allaga ad ogni pioggia causando danni enormi alle abitazioni dei residenti della zona. Su quest’ultimo punto il sindaco ha annunciato che sono in corso valutazioni con Cap Holding per la realizzazione di vasche di laminazione per l’Olona nella zona del parco dei Platani per ovviare a queste inondazioni.
Infine sono intervenuti Mino Caputo, consigliere indipendente fuoriuscito dalla maggioranza, e Michele Palazzo consigliere di Sognare Insieme Castellanza. I loro interventi, fortemente critici nei confronti della maggioranza, sono stati fortemente contestati dalle prime file occupate dai sostenitori di Partecipiamo.
I nodi evidenziati dagli oppositori al progetto sono sempre gli stessi: la demolizione dei fabbricati nelle aree ex-Inghirami, eseguiti senza richiesta al Comune, un calcolo poco convincente degli oneri primari, lo spostamento delle volumetrie dal terreno che passerà nelle mani del Comune alla sponda opposta, la decisione di andare avanti nel nuovo accordo nonostante ci sia un ricorso al Tar da parte del proprietario dell’area Cerini, adiacente alla Peplos.
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