Campiotti non andrà in Regione
Il Presidente del Molina motiva il rifiuto di partecipare all'audizione della commissione sanità in Regione. L'incontro previsto servirebbe a far luce su alcune problematiche finanziarie della Fondazione
Il Presidente della Fondazione Molina, Christian Campiotti, non parteciperà all’audizione della commissione Sanità in Regione.
La notizia, dopo le comunicazioni fatte nelle ultime ore dai vertici dell’ente varesino,era nell’aria. Ora c’è la certezza. Campiotti solleva questioni formali rispetto alle normative che darebbero il potere di audizione alla commissione. Il Presidente interviene con un comunicato stampa: “Parteciperò volentieri all’audizione in Regione, perché la considero un’interessante occasione di confronto politico. Ma prima della politica viene la chiarezza, giuridica e amministrativa”.
Così Christian Campiotti illustra la tabella di marcia al termine della quale accoglierà l’invito della Commissione Sanità. “Se, come credo, l’intento della Commissione è dare vita a un dibattito che metta in campo voci e opinioni diverse – spiega il presidente – è necessario che l’incontro si basi su presupposti e chiarimenti che ancora mancano all’appello. Ricordo che dal mese di Luglio, Fondazione Molina ha fornito all’ATS Insubria tutta la documentazione richiesta dalla direzione sociosanitaria e che, da allora, attendiamo che la stessa si pronunci sulla legittimità degli atti da noi compiuti. Una volta ricevuto dall’ATS il responso di legittimità, sarò ben lieto di presenziare in Commissione all’insegna della trasparenza e della collaborazione con l’Ente Regionale”.
L’audizione, presieduta da Fabio Rolfi, è in programma mercoledì 26 ottobre alle ore 10 nella sala riunioni della Commissione al terzo piano di Palazzo Pirelli avverrà in ogni caso perché il presidente del Molina non era il solo ad esser ascoltato. “Campiotti e i vertici della Direzione Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) dell’Insubria, – si leggeva in un comunicato stampa – saranno ricevuti in audizione in Commissione Sanità in merito alle problematiche finanziarie della Fondazione stessa”.
L’audizione era ed è un passaggio molto atteso: il caso é scoppiato quando, subito dopo le elezioni, il presidente del consiglio regionale Cattaneo ha rivelato che il Molina aveva concesso un prestito a Rete 55. Si è poi parlato dell’esistenza di un secondo prestito. Il consiglio comunale ha chiesto al presidente Campiotti di venire a spiegare come stiano le cose, ma Campiotti si è rifiutato. A quel punto, il consigliere regionale Marsico ha chiesto alla Regione, che ha poteri di controllo sulla Fondazione Molina, di informare il consiglio se vi fossero state attività non legittime. La Regione ha risposto e ha rivelato nel nel 2015 vi è stato un prestito di 450mila euro al tasso lordo del 3% a Rete 55 Evolution. La stessa Regione tuttavia rileva che è dubbia la legittimità di tale operazione.
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ma chi si crede di essere? davanti a questa situazione nessuno reagisce?
incredibile