Il posto in banca non piace più ai lavoratori
Secondo una ricerca di Randstad quello bancario è il settore meno attrattivo. Ai primi tre posti l'elettronico, il design e il tessile
Fino a una decina di anni fa il posto in banca era il più ambito. Scegliere la carriera da bancario era sinonimo di sicurezza, prestigio e retribuzione sopra la media. Oggi non è più così come rivela la ricerca condotta da Randstad, presentata in occasione dell’assegnazione del Randstad Award alle aziende più desiderate dai lavoratori nel nord-ovest.
La banca tra i dieci settori più attrattivi crolla all’ultimo posto. Nelle preferenze dei lavoratori intervistati al primo posto c’è il settore elettrico-elettronico (71.34%), design & luxury (67.93%), tessile (63.66%), beni di largo consumo (61.71%), distribuzione farmaceutico (60.13%), industria metal ( 56.75%), altri servizi (55.83%), industria non-metal (53.58%), bancario (49.86%).
Dalle motivazioni espresse dagli intervistati, emergono anche le ragioni della caduta verticale del settore bancario che non garantirebbe più un reddito sopra la media e una prospettiva di lungo periodo. Infatti è La retribuzione (54%) il primo fattore a orientare la scelta degli intervistati, a seguire un’atmosfera piacevole (51%) e la sicurezza a lungo termine del posto di lavoro.
Sorprende anche la posizione del tessile, terzo in classifica nei settori di lavoro più desiderati. Negli ultimi 15 anni anni infatti il tessile è stato un settore che ha subito un grande ridimensionamento a causa della concorrenza dei paesi emergenti, come India, Cina e Turchia.
Il gruppo campione della ricerca di Randstad è composto da 4.000 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni e classificato per genere, età, regione e scolarità. Ne fanno parte studenti, persone occupate e persone senza occupazione. Le interviste sono state fatte tra il 23 settembre e l’8 dicembre 2015.
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