“Immagini troppo spinte”: salta la mostra di nudo erotico
La proprietà dello spazio dove avrebbe dovuto tenersi l’esposizione rinuncia. L’autore: “Cercherò un’altra location”
![Avarie](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2016/10/avarie-572925.610x431.jpg)
In molti, fra i lettori di Varesenews, hanno contattato in questi giorni l’artista “sferista” Rino Destino che aveva in programma una mostra di nudo erotico: schizzi, disegni e opere realizzate per colpire i visitatori. Che però dovranno tenersi la curiosità, perché la proprietà dello spazio che avrebbe dovuto ospitare la mostra ha deciso di fare un passo indietro: «Immagini troppo spinte».
L’autore, scultore, disegnatore e pittore di Leggiuno, ha appreso la notizia solo pochi giorni fa.
«Penso che siano ben più volgari alcune trasmissioni televisive di oggi dei miei disegni. Pensare a opere come il “Giardino delle delizie” di Hieronymus Bosch (che morì proprio nel 1516 nda), realizzate nei secoli passati fa sorridere se confrontato con quello che viviamo ancora oggi ai nostri giorni – commenta l’artista, tra il divertito e il dispiaciuto – . Avevo previsto che alcuni disegni potessero venir letti come segni “forti”, ed ero corso ai ripari. Difatti i manifesti della mostra (vedi foto sotto), concordati con “Vera ceramica artistica” di via Revelli a Laveno Mombello, luogo dell’evento, erano stati dotati di una “pezza” nera nelle parti intime del soggetto, così da poter essere esposti senza problemi, come del resto è avvenuto». Infatti l’idea di una mostra di nudo erotico aveva attirato l’attenzione di Varesenews, che nei giorni scorsi parlò diffusamente delle opere di Destino.
![Avarie](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2016/10/avarie-572924.610x431.jpg)
Poi, qualche giorno fa, la comunicazione: non si fa più nulla. Sara Dalla Costa, responsabile di “Vera ceramica artistica”, lo spazio in cui sabato prossimo avrebbe dovuto inaugurarsi l’esposizione, dice al telefono di non aver nessun problema ad ospitare la mostra, che non la trova né volgare né oscena, «del resto organizzo diversi eventi e non trovo nulla di strano a dare spazio a questi disegni».
Quindi? Quindi a tirarsi indietro ad allestimento in corso – spiega – è il proprietario dell’immobile, il quale darà la sua versione non appena possibile.
La vicenda è curiosa e fa saltare in mente quel “comune senso del pudore” evocato nelle pellicole di quarant’anni fa.
Sta di fatto che l’artista Rino Destino non si dà per vinto: «Cercherò un’altra location, amici e conoscenti mi stanno già proponendo delle alternative, che valuterò. Mi occorre una struttura che non sia un semplice corridoio, perché le mie opere devono colpire l’occhio del visitatore, avvolgerlo fin da lontano, e svelarsi man mano che la distanza si accorcia»
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