Mirabelli al sindaco: “Rimuovi il cda del Molina”
Nel Pd c'è chi chiede a Galimberti di intervenire, mentre la Lega sospenderà dal partito i due membri del cda reticenti
Torna a farsi sentire la richiesta di trasparenza al Molina e adesso alcuni consiglieri comunali cominciano a porre il problema della permanenza in carica dell’attuale cda, nominato nel 2015 dal sindaco leghista Attilio Fontana. Alla luce di quanto emerso in queste settimane, e cioè di un prestito obbligazionario di 450mila euro concesso alla controllata della tv privata Rete55 denominata Rete55 Evolution, il democratico Fabrizio Mirabelli rivolge una richiesta, per la prima volta, al sindaco del suo stesso partito: “L’attuale Amministrazione non può revocare le nomine fatte dall’amministrazione precedente?”.
Il consigliere Mirabelli solleva una questione finora mai affrontata e cioè che cosa possa fare oggi l’attuale sindaco. Galimberti fino a questo momento ha evitato qualunque commento, e non é mai entrato nella vicenda. La sua maggioranza fino a oggi lo ha assecondato, ma Mirabelli da tempo ha una posizione “eretica” rispetto a Galimberti sul tema Molina e rappresenta insieme a Luisa Oprandi e Giampiero Infortuna, uno dei tre consiglieri del Pd che hanno espresso, in generale, contrarietà alla linea del sindaco.
“Il Presidente e i 4 componenti del cda del Molina sono stati nominati, un anno fa, dall’ex sindaco Fontana – osserva Mirabelli – . Alla luce del finanziamento, alla società Rete 55 Evolution, Forza Italia, tempo fa, ha sfiduciato il componente del cda che ad essa faceva riferimento. Ora, anche la Lega Nord sfiducia i propri due componenti del cda. Sorgono spontanee alcune domande: i tre componenti del cda in questione non sentono il bisogno di rassegnare le dimissioni? Di chi sono rappresentativi l’attuale presidente e l’attuale cda? L’attuale Amministrazione non può revocare le nomine fatte dall’Amministrazione precedente? Auspichiamo che l’audizione del Presidente del Molina presso Regione Lombardia, che avrà luogo mercoledì 26 ottobre, possa fare trasparenza su una situazione sempre più intricata e opaca“.
Questa la posizione di Mirabelli, che è anche il consigliere che ha presentato la lettera firmata da 22 colleghi affinché il presidente del Molina Campiotti venisse a riferire in aula.
LA LEGA SOSPENDE I SUOI CONSIGLIERI
Le critiche all’attuale cda del Molina sono condivise anche dall’opposizione. Forza Italia ha espulso Leandro Ungaro, esponente che era stato indicato dal partito nel 2015 e che si è rifiutato di fornire informazioni ai vertici su quel prestito. Ai primi di novembre, il direttivo provinciale della Lega dovrà trattare la proposta di sospensione dal partito che il segretario cittadino Carlo Piatti porterà in quella sede per i due consiglieri leghisti del Molina Cantoni e Aimetti. Piatti è molto critico verso di loro: “Non ci hanno convinto le loro spiegazioni – osserva – anche perché non ci hanno spiegato granché. Sono molto perplesso, gli abbiamo chiesto anche di fornirci i documenti sulla fondazione, sia sul prestito che sullo statuto per capire se è stato modificato, e non siamo soddisfatti delle loro risposte, siamo di fronte a una situazione davvero strana”.
Il presidente del Molina Campiotti, nel frattempo dovrà comparire il 26 ottobre alla commissione sanità regionale. C’è molta attesa anche perché finora non ha dato conferma ufficiale della sua presenza (ma in un comunicato ha affermato che sarà presente). Campiotti, inoltre, ieri ha inviato ai giornali un comunicato in cui mette l’accento sul fatto che anche i cda del passato accendevano prestiti.
Mirabelli però gli risponde: “Siamo sicuri che le garanzie che hanno dato le società beneficiarie siano identiche a quelle date da Rete 55 Evolution?” osserva.
RIASSUNTO
Dunque la vicenda si infittisce: un caso scoppiato quando, subito dopo le elezioni, il presidente del consiglio regionale Cattaneo ha rivelato che il Molina aveva concesso un prestito a Rete 55. Si è poi parlato dell’esistenza di un secondo prestito. Il consiglio comunale ha chiesto al presidente Campiotti di venire a spiegare come stiano le cose, ma Campiotti si è rifiutato. A quel punto, il consigliere regionale Marsico ha chiesto alla Regione, che ha poteri di controllo sulla Fondazione Molina, di informare il consiglio se vi fossero state attività non legittime. La Regione ha risposto e ha rivelato nel nel 2015 vi è stato un prestito di 450mila euro al tasso lordo del 3% a Rete 55 Evolution. La stessa Regione tuttavia rileva che è dubbia la legittimità di tale operazione. La commissione sanità regionale ha convocato Christian Campiotti.
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