Riciclaggio, due aziende nei guai
Multe per milioni di euro, commercialista e immobiliare non controllavano i clienti
Riciclavano denaro. Al termine di due distinte attività ispettive volte alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Varese hanno contestato violazioni amministrative per l’inosservanza delle disposizioni di legge, irrogando sanzioni per complessivi 3,6 milioni di euro.
L’attività di polizia economica, sviluppata avvalendosi dei poteri conferiti alla Guardia di Finanza dalla normativa di riferimento, (Decreto Legislativo 231/2007), è stata posta in essere allo scopo di verificare la puntuale osservanza degli obblighi antiriciclaggio, da parte di un’agenzia immobiliare ed uno studio associato di commercialisti, entrambi con sede in provincia di Varese, tenuti all’osservanza delle specifiche disposizioni in materia.
Le due attività ispettive, che si collocano nel presidio antiriciclaggio svolto dai finanzieri attraverso l’esecuzione di mirate ispezioni finalizzate a prevenire il fenomeno del riciclaggio, hanno permesso di accertare anomalie nelle operazioni relative alla registrazione ed all’identificazione della clientela.
Per quanto riguarda il controllo eseguito nei confronti dell’agenzia immobiliare, è stato accertato che, dal luglio 2015, la stessa non aveva provveduto a verificare le generalità dei clienti ed a registrare le operazioni effettuate.
Nello specifico, secondo la normativa vigente, in occasione della stipula dei contratti di locazione o compravendita o mediazione, l’agenzia avrebbe dovuto assolvere a precisi obblighi, tra i quali, l’identificazione del cliente sulla base di idonei documenti di identità e la tempestiva registrazione delle informazioni acquisite su un apposito registro (informatico o cartaceo) da conservare per dieci anni dalla fine del rapporto professionale.
Relativamente al controllo eseguito a carico dello studio associato di commercialisti, è stato rilevato che, nell’arco temporale in esame compreso dal 2015 al 2016, ha omesso di registrare le operazioni professionali eseguite e, in taluni casi, di verificare le generalità dei clienti con i quali ha instaurato il rapporto professionale di consulenza.
Al termine delle attività, i finanzieri hanno contestato violazioni amministrative, previste dal citato Decreto Legislativo, a carico dei due soggetti economici sottoposti a controllo.
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