Tornano gli spalloni del tabacco, ma a Malpensa e col trolley
Tre tonnellate di “bionde” fermate dalla Finanza all’aeroporto. Più di 150 le persone finite nella rete dei controlli: oltre i 10 chili scatta il penale. Comminate sanzioni per un milione e mezzo
Dalle bricolle al trolley, la sostanza è sempre quella: portare sigarette di contrabbando è vietato.
Ma se un tempo le enormi gerle servivano agli spalloni per far arrivare le “bionde” in Italia, ora il tabacco viaggia nei bagagli dei finti vacanzieri.
Persone che non sono state indietro per quanto riguarda i quantitativi importati illegalmente: alcuni ne avevano appresso anche 40 chili. In tutto sono state 161 le persone fermate e fuorilegge, per un totale di tre tonnellate di sigarette fermate e un milione e mezzo di sanzioni comminate.
I militari della Guardia di Finanza di Malpensa in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno portato a termine un’articolata operazione battezzata “Tobacco Road”, proprio con l’obiettivo di al monitorare e reprimere l’importazione illegale di tabacchi lavorati esteri provenienti principalmente dai Paesi dell’Est-Europa, dal Nord-Africa e dalla Cina.
Gli importanti risultati conseguiti nell’ambito dell’operazione Tobacco Road sono scaturiti da un’approfondita analisi di rischio effettuate dai militari delle Fiamme Gialle varesine, che hanno sviluppato una serie di criteri investigativi, al fine di poter effettuare un efficace screening tra i milioni di passeggeri che annualmente affollano le sale arrivi e partenze dell’Aeroporto varesino.
In particolare, sono stati selezionati, sottoposti a controllo e verbalizzati, tra gli altri, n. 161 passeggeri in arrivo, di varie nazionalità e con ingenti quantitativi di tabacchi lavorati esteri al seguito, per un totale di 3 tonnellate di tabacchi sequestrati, in violazione ai limiti previsti dalla normativa doganale.
In capo ai 161 soggetti verbalizzati sono state ravvisate le violazioni inerenti il contrabbando che prevedono pesanti sanzioni amministrative e la denuncia a piede libero in caso di quantitativi superiori ai 10 chili.
Per 94 di loro si è, infatti, proceduto alla denuncia a piede libero alla competente Procura della Repubblica di Busto Arsizio, mentre per i restanti 66 soggetti che hanno tentato di introdurre nel territorio nazionale un quantitativo di tabacco inferiore ai 10 chili si è proceduto a contestare violazioni amministrative per un importo complessivo pari a circa 1.500.000 euro.
E’ da segnalare come in un caso si è proceduto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, all’arresto del passeggero fermato, in considerazione della reiterazione del medesimo reato.
In particolare, un cittadino trentenne di origine lettone è stato trovato in possesso di 40 chili e in precedenza già pizzicato con 26 e 36 kg. di sigarette e già condannato per contrabbando dalla giustizia italiana.
Oltre il 60% dei passeggeri fermati risulta provenire dell’Est-Europa (con in testa la Russia con 15 soggetti verbalizzati, seguita dall’Ucraina con 11, dall’Armenia con 10 e dalla Moldavia con 9), dal Senegal (15 passeggeri) e dalla Cina (11 soggetti verbalizzati).
Si conferma inoltre il trend legato al fenomeno di quelle che in gergo vengono chiamate “cheap white”, ossia sigarette prodotte legalmente in alcuni Paesi dell’Est e del Medio Oriente, spesso con pacchetti molto simili alle marche più conosciute ed acquistate in Europa, ma non ammesse alla vendita all’interno della Ue, perché considerate non rispondenti agli standard di sicurezza comunitari ed ancora più dannose per la salute. Questo tipo di sigarette sempre più diffuso, anche perché il loro prezzo, che può essere anche inferiore del 50% a pacchetto rispetto alle sigarette tradizionali, sembra incoraggiare il mercato clandestino del contrabbando.
Ad ulteriore riprova dell’efficace attività di analisi svolta dalle Fiamme Gialle varesine, vanno segnalate anche due attività di servizio, portate a termine dai militari del Corpo in servizio presso lo scalo di Milano-Linate proprio a seguito di segnalazione dei colleghi di Malpensa, che hanno portato al sequestro di oltre 110 chili di tabacco lavorato estero e alla denuncia di tre cittadini di nazionalità ucraina, un cittadino russo ed un cittadino lituano.
I controlli delle Fiamme Gialle non sono stati concentrati esclusivamente nell’area passeggeri dello scalo varesino ma sono stati estesi anche all’area dei magazzini doganali, la cosiddetta Cargo City, dove sono state sottoposte ad una accurata ispezione oltre 600 spedizioni, anche in questo caso provenienti per la maggior parte dei casi dai Paesi dell’Est Europa e dalla Cina. Nell’ambito di tali controlli, sono stati eseguiti sequestri per un totale di oltre 250 chili di tabacco.
Lo scalo intercontinentale di Malpensa, si conferma come uno dei principali presidi a tutela della legalità economico-finanziaria, con una particolare attenzione, come sempre, anche alla tutela della salute dei cittadini.
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